Assolti i due svizzeri che ricoverarono i cavalli nella chiesetta di Campo Imperatore

Sono stati assolti con formula piena dall’accusa di danneggiamento i due svizzeri che il 12 Settembre 2014 ricoverarono i loro tre cavalli nella chiesetta Madonna della Neve, a Campo Imperatore. I due escursionisti svizzeri, la 56enne Gabriele Reutimann e il 70 enne Felix Rudolf Muntwijer, sono stati scagionati in quanto il loro avvocato, Massimo Carosi, ha dimostrato che il pavimento era già danneggiato prima. Inoltre, non vi era un altro luogo dove ricoverare gli animali.
In primo grado, l’avvocato, citando in aula un passaggio del famoso “Cantico delle Creature”, era riuscito a convincere il giudice del Tribunale sull’insussistenza delle offese alla religione, non per i danneggiamenti, ed erano stati condannati a 10 mesi di reclusione dal giudice Giuseppe Romano Gargarella.
 i due escursionisti svizzeri che la notte del 12 settembre 2014 trovarono riparo coi loro due cavalli nella chiesetta della Madonna della Neve, sul piazzale di Campo Imperatore.
Nel processo, già in primo grado, furono esibite alcune testimonianze. In particolare Anna Laura Santana Costa, Paolo Pecilli, Nicola Napoleone, Nicola Colangelo sostennero che gli imputati aderirono al loro invito di portare via gli animali.
Il piccolo Santuario realizzato nel 1934 fu ristrutturato nel 1992 dagli alpini in congedo e benedetto l’anno dopo da Papa Wojtyla.
Le indagini erano state portate avanti dai carabinieri del Comando Stazione di Assergi, coordinati dal comandante Pasquale Liaci. Seguì una denuncia del parroco, don Vito Isacchi, per conto della Curia. La vicenda indispettì non poco il Gruppo Alpini di Assergi che da anni si occupano della piccola chiesa. Gli Alpini erano stati avvisati della situazione con una telefonata dal custode dell’osservatorio astronomico di Campo Imperatore. Dato che gli animali sentivano freddo, e occorreva loro un ricovero, qualcuno aveva segnalato ai turisti un posto riparato, ma loro li avevano messi lì. La porta a due ante, una tenuta dai paletti, l’altra a molla, che è sempre chiusa, era stata fissata dall’interno con un bastone di traverso per tenerla ferma. Il capogruppo degli Alpini di Assergi Antonio Massimi ricorda: "Siamo andati la mattina a sistemare e alcuni avevano già dato una pulita, poi noi abbiamo disinfettato anche con l’acido".


 



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