Conte, un’Agenzia Nazionale della Ricerca per fermare la fuga giovani

“L’unico export che siamo disposti a frenare, anzi che vogliamo fermare, è quello dei giovani. Non è più possibile continuare a formare i nostri ragazzi attraverso un grande dispiego di risorse e poi lasciare che sia qualcun altro a cogliere i frutti del loro talento e della loro preparazione. In questo senso, stiamo pensando ad un’Agenzia nazionale della ricerca, che ci permetta di rendere competitivo il nostro sistema e di trattenere i migliori ricercatori”. E’ quanto annuncia il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno.

“Siamo al lavoro – spiega – per irrobustire il settore creditizio rafforzando gli attori esistenti, per accelerare la realizzazione delle opere finanziate dai fondi strutturali europei e dalle politiche di coesione nazionale e potenziare l’offerta scolastica nelle aree a rischio di povertà educativa. E, non da ultimo, calibrare il Green New Deal sul Mezzogiorno a partire dal sostegno alle fonti rinnovabili. Quello per il Sud sara’ un piano destinato a diventare strutturale”.

“Sono un uomo del Sud – aggiunge – conosco le sue potenzialità ed energie, in questo anno e mezzo ho visitato diversi poli di eccellenza meridionali. Non possiamo permettere che una macchina potentissima si trovi davanti un garage chiuso. Quello che vogliamo fare è un Piano strutturale per il Mezzogiorno che possa creare autostrade per far correre liberamente le potenzialita’ del territorio”.

“Il nostro obiettivo è chiaro – spiega – se riparte il Sud riparte l’Italia”.



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