Il Terremoto dell’Anima, a dieci anni dal 6 aprile 2009

Nel decennale del terremoto del 2009, la Chiesa aquilana in collaborazione con la Caritas Italiana, grande protagonista nel territorio aquilano nei giorni e nei mesi successivi al 6 aprile 2009 nel portare conforto e fattiva assistenza ai terremotati, ha deciso di promuovere un Convegno nazionale sabato 26 ottobre 2019 dal titolo: ‘Il Terremoto dell’Anima, a dieci anni dal 6 aprile 2009’. Il Convegno sarà dedicato all’approfondimento dei risvolti di natura spirituale e psicologica che le catastrofi che hanno interessato il centro Italia nel decennio trascorso, hanno prodotto nelle comunità colpite dal sisma.

L’iniziativa è stata presentata, durante una conferenza stampa, dal cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo dell’Aquila che ha così spiegato il tema del convegno: “Non si può parlare solo di “terremoto”, ma di “terremoti”, perché il sisma è un evento complesso e multiforme, difficile da cogliere nella sua distruttiva globalità. I sussulti geologici, che hanno fatto violentemente tremare il nostro territorio – ha proseguito il porporato – non solo hanno demolito case e cose, ma hanno attivato anche “sciami problematici” profondi, che si sono propagati nella mente, nei sentimenti e nelle relazioni della nostra popolazione, producendo fratture e lasciando rovine: “nelle” e “tra” le persone. E queste “faglie” interiori, che caratterizzano il terremoto “dentro”, sono più dannose e durano più a lungo delle “onde” sismiche che determinano il “terremoto “fuori”.

 

Per questo, anche nel recente passato il cardinale Petrocchi ha fatto appello affinché la Chiesa italiana si doti di una sorta di task force in grado di intervenire in tutte le calamità naturali del Paese: “Bisognerebbe mettere insieme vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici, aggregazioni ecclesiali e organismi competenti che hanno già avuto esperienza del sisma e perciò capaci di trattarne le ferite nascoste. Come dire, progettare in sinergia: diagnosi del problema e prospetto terapico”.



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