Il Decreto Abruzzo

Nonostante le numerose proteste, l’iter del decreto si avvia a diventare legge così com’era uscito dal Senato. L'approvazione definitiva è prevista per martedi. Il testo prevede, tra i punti principali, ricostruzione al 100% della prima casa, contributo per il pagamento dei mutui (con un tetto di 150mila euro), incentivi per le piccole imprese. Lo Stato, con contributo a fondo perduto, garantisce la ricostruzione e la riparazione dell’abitazione principale o l’acquisto di una nuova abitazione sostitutiva. Previsti contributi anche per la ricostruzione o la riparazione di immobili diversi da quelli adibiti ad abitazione principale, e per la ricostruzione o la riparazione di immobili a uso non abitativo distrutti o danneggiati. Indennizzi anche per i danni subiti dalle strutture adibite ad attività sociali, ricreative, sportive e religiose. Gli immobili soggetti a contributo non potranno essere venduti per due anni. Lo Stato potrà subentrare nei mutui di chi ha subìto danni dal terremoto fino a un importo di 150mila euro. In contemporanea la proprietà dell’immobile passerà a Fintecna. Previsto un contributo fino a 10mila euro per danni di piccola entità. Le imprese avranno a disposizione incentivi fiscali per la ripresa. È possibile che arrivino anche sotto forme di zone franche urbane. Più spazio ai Comuni nella pianificazione della ricostruzione e possibilità di deroga dal patto di stabilità interno. Misure che, però, per l’opposizione, sono al momento troppo vaghe anche per la copertura.



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