L'Aquila in lutto per la scomparsa del giornalista Amedeo Esposito

“Apprendo con sgomento e con profonda costernazione della scomaprsa del giornalista Amedeo Esposito, esponente conosciuto e di spicco del mondo dell’informazione aquilana e profondo conoscitore della storia della città”. Sono le parole del sindaco Pierluigi Biondi, appena appresa la notizia. “Giornalista dell’Ansa per lunghissimo tempo, poi, negli ultimi anni, infaticabile ed erudito collaboratore del Messaggero e del Sole24ore, - ha proseguito il sindaco - ma anche autore di interessanti scritti, non solo giornalistici, su particolari aspetti della storia della città, spesso basati su puntuali e approfondite ricerche documentarie. Animatore della vita e delle istituzioni culturali cittadine, appassionato conoscitore della musica classica, era stato tra gli ideatori e promotori, con Angelo De Nicola, Tommaso Ceddia ed il compianto Ludovico Natdecchia della storica rievocazione di Sant’Agnese e del premio Agnesino, con lo scopo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle più antiche tradizioni aquilane, avvicinandole alle nuove generazioni. Negli anni ha conservato intatto l’entusiamo e il profondo attaccamento alla città. Oggi - ha concluso Biondi - ci sentiamo tutti più poveri. L’Aquila piange una grave perdita ma sopravvivranno i suoi scritti, i suoi insegnamenti ed il suo esempio. Alla famiglia le più sentite condoglianze mie personali e della Municipalità tutta”.
 
IL COMMENTO DI GOFFREDO PALMERINI

Un punto di riferimento del giornalismo e della cultura abruzzese, e non solo, il carissimo Amedeo. Uno stile di scrittura e di sensibilità, di garbo e profondità di pensiero, di gentilezza e di rara eleganza. L'Aquila perde una penna insigne e un intellettuale vero, ancorato ai valori etici e al rispetto della Persona. Conosceva a fondo la storia civica e chi ne aveva tracciato i solchi, particolarmente fatti e personaggi che hanno vissuto il Novecento, grazie al suo fornitissimo archivio di storico attento e valente. Mancherà alla nostra Città la preziosità delle sue puntuali riflessioni vergate sui giornali e delle sue ricerche storiche. Un abbraccio forte a sua moglie Antonietta e a tutti di famiglia.

 



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