Si è conclusa con successo la passeggiata spaziale di Luca Parmitano

Si è conclusa la passeggiata spaziale dell'astronauta italiano dell'Agenzia spaziale europea (Esa) Luca Parmitano, comandante della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), che con il collega americano della Nasa, Andy Morgan, è stato impegnato in una delle più complesse attività extraveicolare (Eva) mai effettuate: 6 ore di intenso lavoro fuori dalla Iss, che avviano una serie di passeggiate spaziali (almeno altre tre) per la manutenzione dello strumento Alpha Magnetic Spectrometer (AMS-02), un rilevatore di particelle di antimateria e di materia oscura situato in cima alla struttura a traliccio S3 della Stazione tra una coppia di pannelli solari e radiatori.

La Nasa considera queste "Eva" particolarmente impegnative, in quanto AMS-02 non era stato inizialmente progettato per operazioni straordinarie di mantenimento.

Come 'spacewalker' principale, ruolo noto anche come 'EV1', Parmitano ha indossato una tuta spaziale bianca con mostrine rosse, mentre Morgan una bianca senza mostrine. Il duo è stato assistito dagli astronauti della Nasa Christina Koch e Jessica Meir, da dentro la Iss.

Per AstroLuca - che sarà il primo astronauta europeo ad assumere il ruolo guida, è già la terza Eva dopo quelle effettuate nel 2013 nel corso della missione Volare dell'Agenzia spaziale italiana. La sua seconda uscita fu caratterizzata da un pericoloso incidente che concluse la missione extraveicolare poco dopo il suo avvio. La spacewalk di Parmitano è stata trasmessa in diretta streaming da Esa e Nasa. 

"Passeggiata" è termine improprio, visto che la NASA ha definito le operazioni come le più complesse nel vuoto cosmico dai tempi delle riparazioni sul telescopio spaziale Hubble.

Il compito iniziale dei due astronauti è stato quello di sostituire il sistema di raffreddamento AMS-02 e riparare una perdita di refrigerante che serve a mantenere fredda e costante la temperatura dello strumento. Christina Koch e Jessica Meir hanno invece gestito il braccio robotico Canadarm-2 dall'interno della Stazione contribuendo a posizionare gli astronauti attorno al loro sito di lavoro altrimenti difficile da raggiungere. 

Cos'è l'Alpha Magnetic Spectrometer

L'Alpha Magnetic Spectrometer (AMS-02) è un rilevatore di particelle operante come modulo esterno della Stazione Spaziale Internazionale. Si tratta di un ambizioso laboratorio orbitante per la fisica delle particelle, con piu' di 3 metri di lato per un peso complessivo di 7,5 tonnellate, il cui scopo è quello di studiare con precisione la composizione e l'abbondanza dei raggi cosmici nello spazio in cerca di tracce di antimateria primordiale e materia oscura ad energie estreme fino a qualche TeV ("tera-elettronvolt").

La maggior parte dei raggi cosmici, circa il 99%, è formato da materia "ordinaria" quali protoni e nuclei elio. Lo strumento AMS-02 è stato progettato per misurare con precisione la rarissima componente di antimateria nei raggi cosmici, come positroni ed anti-protoni, e scovare particelle di antimateria pesante, come nuclei di anti-elio, mai osservati fino ad oggi. L'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) sostengono questo esperimento dal 1995, nell'ambito di una collaborazione internazionale che comprende istituti di ricerca e università in America, Europa e Asia. 

I ricercatori italiani sono responsabili della realizzazione, del mantenimento e delle operazioni dei principali strumenti di bordo, e partecipano in prima persona all'analisi scientifica dei dati raccolti dallo strumento. I rivelatori di particelle di AMS-02 sono stati progettati, costruiti e sono ad oggi operati con l'apporto dei ricercatori INFN di Bologna, Milano, Perugia, Pisa, Roma La Sapienza, e Trento.

ASI contribuisce alle attività di operazione dello strumento e di analisi dati con la partecipazione di ricercatori presso l'Unità di Ricerca Scientifica (ASI-URS) e Space Science Data Center (ASI-SSDC). Il rilevatore AMS-02 è stato portato in orbita con la penultima missione dello Shuttle, l'STS-134 Endeavour che aveva a bordo l'astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea Roberto Vittori dell'ASI DAMA, ed è stato agganciato alla ISS dove, dal 19 maggio 2011, sta raccogliendo raggi cosmici con continuità.

 



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