Don Paolo Piccoli ex parroco di Rocca di Cambio e Pizzoli dovrà scontare 21 anni e sei mesi

Don Paolo Piccoli ex parroco di Rocca di Cambio e Pizzoli dovrà scontare 21 anni e sei mesi di reclusione, oltre all'interdizione dai pubblici uffici, per aver strangolato e soffocato il novantaduenne monsignor Giuseppe Rocco parroco della chiesa di Santa Teresa, trovato morto nella sua stanza da letto della Casa del Clero a Trieste la mattina del 25 aprile del 2014.
La Corte d'Assise, presieduta dal giudice Filippo Gulotta, che ha emesso la sentenza dopo oltre due ore di camera di consiglio, ha stabilito che è stato lui a uccidere l'anziano prelato.
La pubblica accusa aveva chiesto per lui una condanna a 22 anni di carcere. L'avvocato difensore di Don Piccoli, 52 anni, attualmente sacerdote a riposo della Curia dell’Aquila, si è detto sorprese dal verdetto. "Non ce lo aspettavamo", ha dichiarato il legale.
La perizia autoptica aveva rilevato la rottura dell’osso joide di monsignor Rocco, quindi morte riconducibile a un’azione violenta e soprattutto segno che qualcuno gli aveva stretto con forza le mani intorno al collo. Di qui la svolta alle indagini, aperte inizialmente contro ignoti e venute a galla nel corso di una consueta ricognizione cadaverica per morte naturale.
Il corpo di monsignor Rocco era stato trovato nella sua stanza, riverso accanto al letto e completamente vestito. Nessuno in seminario allertò la polizia perché, data l'età avanzata del soggetto, si pensò subito a un malore. Fu proprio Don Piccoli, accorso nella stanza, a benedire per l'ultima volta il corpo prima che fosse portato via. L’autopsia, però, riscontrò delle lesioni anomale che fecero finire nei guai il sacerdote 52enne, di cui furono trovate tracce di sangue nella stanza di Rocco, e oggi condannato. Il movente, per gli investigatori, è da ricercare in un furto di oggetti sacri scoperto dal monsignore tra cui un crocifisso e una catenina d'oro.



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