Un tuffo a quota 4mila per lanciare la scuola di paracadutismo sportivo

(Da Il C entro) - Lanciarsi da 4mila metri da un aereo Pilatus Porter, il Gran Sasso sullo sfondo, 10 gradi di temperatura, la conca aquilana sotto - con le ferite del sisma ancora evidenti - e i nuovi quartieri del Progetto Case che spuntano qua e là. Visti da quell’altezza sembrano ospiti indesiderati di un paesaggio meraviglioso. Un’esperienza inedita quella che lo staff della Scuola di paracadutismo di Fermo (pubblicizzando l’evento su Facebook con lo slogan «Vette a jetta’!!») ha offerto agli aquilani. Il brivido di volare agganciati in tandem a un paracadutista esperto. Tutte condizioni ottimali: niente vento, giornata limpida. Una prova generale per una futura scuola di paracadutismo da aprire all’Aquila. Se ne sta parlando, lo assicura il direttore dell’aeroporto Cesare Rossi: «Abbiamo tutti i requisiti necessari», spiega, «una pista sufficientemente lunga, una posizione centrale in Abruzzo che lo renderebbe utile anche alla Scuola paramilitare dell’Anpdi (Associazione nazionale paracadutisti d’Italia) di Avezzano, che deve andare a Fermo per fare le esercitazioni». E i costi di una scuola specialistica? «Non sarebbero eccessivi», assicura, «perché l’aereo verrebbe preso con un leasing di 10 anni». Dello stesso parere il vicesindaco Giampaolo Arduini, che ha assistito ai lanci insieme al direttore della Scuola di Fermo, Antonio Guzzo. «Ci sono 50 ettari di spazio da sfruttare, quando per decollare basterebbero 400 metri di pista», spiega quest’ultimo. A coordinare i decolli e gli atterraggi proprio il direttore Rossi; a istruire e seguire, invece, nei lanci in tandem, gli istruttori di volo di Fermo, Luigi Simoncini e Rino Corradetti. In pista anche paracadutisti esperti come Stefano d’Anelli. Per chi vuole provare un lancio c’è ancora possibilità di prenotare per l’Aviation Day, una tre giorni a cavallo tra il 30 settembre e il 2 ottobre per tutti gli appassionati.




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