ASSERGI E L'OPERAZIONE QUERCIA 12 SETTEMBRE 1943

Nel centro polifunzionale di Assergi, è stata molto apprezzata la proiezione del documentario storico: “Liberate il Duce” organizzata dall’associazione: “Insieme per Assergi” e da “Assergi Racconta”, nell’anniversario dell’evento. Il nostro sito ha collaborato nella realizzazione dell’opera. Nel corso della serata, ci sono stati diversi collegamenti video con il Canada e l’Australia. In particolare il nostro compaesano Agapito Mosca che da 50 anni vive in Canada, è stato intervistato dalla giornalista di TVUNO Lella Antonacci che ha seguito l’evento per la televisione Abruzzese. E’ stata proiettata anche l’intervista toccante realizzata in Australia con Sante Vitocco, figlio di Pasquale Vitocco che fu ucciso ad Assergi dalle truppe di terra..Fabio Toncelli ha voluto raccontare una delle pagine più difficili, controverse, per certi versi ancora sconosciute della storia italiana: i giorni che seguirono l’arresto di Benito Mussolini, il 25 luglio 1943, fino alla sua liberazione avvenuta per mano dei tedeschi, il 12 settembre, mentre il Duce si trovava ancora prigioniero all’hotel di Campo Imperatore, sul Gran Sasso. E’ un documentario straordinario quello che il regista romano è riuscito a realizzare: alcuni documenti incredibili, assolutamente inediti. Come la testimonianza di uno dei poliziotti italiani che erano di guardia all’hotel a Campo Imperatore. Toncelli.è andato fino in Germania e negli Stati Uniti, per trovare filmati d’epoca, registrazioni audio tratte dalla radio, persino intercettazioni. E poi tante altre testimonianze e documenti dallo straordinario valore. Come l’unica intervista in televisione concessa da Harald Morse, il maggiore alla guida delle forze speciali dell’esercito tedesco mandate da Hitler per liberare Mussolini. In Germania Toncelli è riuscito a rintracciare la registrazione completa del discorso che Mussolini fece a Radio Monaco, il 18 settembre. "Le parole proferite dal Duce quel giorno sono note, ma nessuno finora aveva trovato la registrazione completa del suo discorso. In realtà, bastava cercarlo...". Come bastava cercare il poliziotto di guardia al Gran Sasso. Il regista è riuscito a ricostrure quei giorni convulsi, dal 25 luglio fino al 12 settembre del 1943, senza indulgere alla fiction. E mostrando soprattutto come "l’Italia, unico stato durante il conflitto mondiale, sia riuscita a dissolversi completamente per mancanza di decisione da parte dei suoi vertici. Nessuno, neanche il generale Badoglio che trattava con gli alleati fin dal 1942, si è preso la responsabilità di decidere esattamente cosa fare di Mussolini dopo le sue dimissioni e l’arresto. Ci si è come dimenticati di Mussolini, permettendo che i tedeschi lo portassero via". Negli spezzoni e nelle testimonianze raccolte da Toncelli ecco rivivere così l’atmosfera di attesa tra i militari messi di guardia al Duce, lo spettacolare arrivo dei soldati tedeschi a bordo degli alianti, e Mussolini che chiede: "Ma che sta succedendo?". Tra le interviste raccolte c’è anche quella di Willy Schmidt, il primo paracadutista arrivato su Campo Imperatore, che vede Mussolini alla finestra e gli urla: "Duce, metti dentro la testa".



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