Sacerdote sequestrato e malmenato da uno sconosciuto

Il sacerdote, economo diocesano della curia aquilana don Gennaro Pino Del Vecchio, 45 anni, viceparroco della chiesa di San Francesco d’Assisi di Pettino e braccio destro del cardinale arcivescovo Giuseppe Petrocchi, è stato sequestrato e picchiato da uno sconosciuto che lo ha più volte minacciato di morte prima di riuscire a fuggire e denunciare l’accaduto ai carabinieri.
Pare che l’aggressore fosse convinto che il sacerdote, fosse l'amante della moglie tanto di averlo accusato di essere appena uscito dalla sua casa.
I carabinieri stanno indagando per verificare il racconto e risalire all’identità dell’aggressore.
I gravi fatti si sono verificati domenica, fuori dal centro abitato del comune di Fontecchio, centro ad una trentina di chilometri dall'Aquila.
Secondo la ricostruzione fornita dal prelato, il parroco stava procedendo con la sua auto in direzione Castelvecchio Subequo, dove lo attendevano i frati nel convento di San Francesco.
All’improvviso è stato prima affiancato da un’altra auto e poi costretto a fermarsi e scendere da un uomo in evidente stato di concitazione: costui avrebbe accusato il sacerdote di essere appena uscito dalla sua abitazione, sostanzialmente accusandolo di essere l’amante della moglie.
Don Pino ha provato a far capire che si trattava di un clamoroso scambio di persona, ma l’uomo non ha voluto sentire ragioni ed è riuscito a strappargli il telefono cellulare di mano che ha controllato minuziosamente alla ricerca di prove della relazione extraconiugale.
A quel punto è cominciato un vero e proprio inferno con accuse, minacce di morte, urla, spintoni.
Don Pino, in preda al terrore, ha provato a fermare alcune auto che transitavano, ma nessuno degli automobilisti ha raccolto l’appello, forse impauriti dalla situazione.
Dopo circa 40 minuti il parroco è riuscito a tornare in possesso del cellulare, non prima di essere stato colpito con due pugni in faccia e a rispondere alle chiamate ripetute dei frati che lo cercavano, allarmati dal ritardo. Don Pino è riuscito a raccontare l’accaduto al telefono e così facendo i frati hanno allertato immediatamente i carabinieri della stazione di Fontecchio e il 118.
L’uomo, nel frattempo, si è dileguato. Il sacerdote è stato così trasportato in ospedale dove gli sono state curate ferite giudicate guaribili in cinque giorni.

 



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