OSSERVAZIONI SUL CANTO DI ORIGINE SLAVA “AMARA TERRA MIA”

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato su "Assergi Racconta" il servizio su “Amara terra mia”, oggi pubblichiamo alcune osservazioni sull’omonimo canto di origine slava che ci sono pervenute da Camillo Berardi.
OSSERVAZIONI SUL CANTO DI ORIGINE SLAVA “AMARA TERRA MIA”
 

Il brano è un antichissimo canto di origine slava, che è approdato sulle coste abruzzesi diversi secoli fa, con i profughi che - con ondate successive - riuscivano a sfuggire alla dominazione turca.
Il componimento, di autore anonimo, è stato riespresso nel dialetto abruzzese come attestano anche i titoli più noti del canto di tradizione orale: “Addije, addije amore”, “Nebbi a la valle”, “Casca la live”.
Soltanto Domenico Modugno ha fatto propria la melodia di questo meraviglioso canto giunto d’oltremare e, senza cambiare una sola nota della melodia, ha fatto scrivere ad Enrica Bonaccorti il testo in lingua del componimento, depositandolo alla SIAE nel 1971 come una sua composizione, spacciandola come un canto pugliese…! Una vergogna autentica…!
Sull’argomento è utile leggere l’articolo pubblicato da “Avezzano Informa”:

Questo canto, nella versione abruzzesizzata, ma presentata sempre un brano di autore anonimo e di tradizione orale, è eseguito da autorevoli cantanti di tutto il mondo.
E’ interessante ascoltarne anche la commovente interpretazione di giovanissime interpreti francesi, tramite il link di seguito riportato:
Al di là delle considerazioni sopra esposte, per curiosità, segnalo il link per ascoltare un altro impegnativo canto italiano interpretato dalla giovanissima cantante francese Alize Elefante:

 



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