I GAMBACURTA DI FILETTO DELL’AQUILA NELLA STORIA

- di Giovanni Altobelli -
 
Premessa. Il cognome Gambacurta è poco diffuso in Italia, esistono appena 99 famiglie, distribuite in 40 Comuni. La maggioranza delle famiglie di questo cognome vivono a Roma circa 14., seguono 12 famiglie a Calatabiano (CT), Montefeltro 10 (PS),  Filetto (AQ)  7, Valguarnera Caropepe (En) 5, Terracina 4, Torino 4, Genova 3, Piazza Armerina 3 (En) Perugia 2 famiglie. Tracce di questo cognome si trovano già nel 1200 a Palermo e Firenze. Va ricordato che nel 1935 a Roma c’è stato un famoso professionista ciclista su strada “Carlo Gambacurta”.    Adesso cerco di raccontare brevemente la storia dei Gambacurta di Filetto (AQ). Questo cognome  a  Filetto è il sesto in graduatoria per numero di persone. Nei secoli passati venivano chiamati  “De Gambacurta” di probabile origine Spagnola durante la dominazione del Regno di Napoli e delle due Sicilie.  Intorno alla fine del 1500 il primo Gambacurta fece la prima comparsa a Filetto, mise   radici  creando nuovi nuclei famigliari.  Ho sentito raccontare  dai  più vecchi che agli inizi dell’800 un certo Francesco Gambacurta sposa la filatrice filettese Domenica Chiarizia da cui nasce un figlio a cui viene dato il nome di Pietropaolo nato il 18.4.1835. Il nostro Pietropaolo si unisce in matrimonio con la filatrice Rachele Ciampa nata il 2.3.1842 e  mettono al mondo tre figli: Francesco, Vito e Michela detta Mechella. Nella metà dell’800 Pietropaolo Gambacurta, diventa uno dei personaggi  più importanti e potente di questa famiglia, in paese veniva soprannominato “Panella o Ju Romano”.  Si trasferisce da giovane  nell’agro-romano nelle bonifiche e aziende agro-pastorali.  Pietropaolo Gambacurta  vero personaggio all’epoca, ha una forte personalità,  astuzia e intelligenza. Si racconta che il nostro Pietropaolo, visto che lavorava nelle campagne romane; ogni tanto faceva scomparire vacche, cavalli e muli; nel giro di una settimana o quindici giorni le riportava  a Filetto,  nascondendo il bestiame nelle varie grotte del paese. Questo perverso movimento di animali avveniva proprio nell’approssimarsi delle fiere paesane nel circondario dell’Aquilano, dove vendeva tutti gli animali ricavandone grosse somme di denaro. Ciò si ripetè per diversi anni, poi si ritirò definitivamente a Filetto. Pietropaolo Gambacurta costruì tre case ai suoi figli nei pressi di Vico Castello, Via Castello e Via Cesa. Tutt’ora si possono ammirare, aventi la stessa tipologia di costruzione. Pietropaolo in quel periodo acquistò dei terreni dopo la “Madonna delle Grazie” e verso la località detto “Lo Spino” cosiddetta “Vicenna di Panella”,  proprietà vendute dai Morelli agli inizi del 900 a causa del loro declino. Uno dei figli più importanti di Pietropaolo  è “Vito Gambacurta”,  nato il 07/08/1868, che divenne una persona assai importante a Filetto. Agli inizi del 900 fino al 1920 fu assessore al Comune di Camarda. Il nostro Vito Gambacurta detto “Vitucciu”,  sposa una certa “Brigida Santavicca  “detta la Castellana”, nata il 06/05/1882 a Santo Stefano di Sessanio.  Si racconta che nel 1914 Vitucciu di Panella fece costruire insieme ad altri assessori la fontana di Piazza della Cesa e successivamente si fece costruire una piccola fontana  di fronte la sua casa in Via Castello rimasta abbandonata. La sorella di Vito Gambacurta cioè Michela Gambacurta  “detta Mechella” da giovane sposa un certo Oliviero adottato a L’Aquila dalla stessa famiglia dei “Gambacurta”, e nascono  due figli “Olindo” che morirà  con una polmonite secca a Roma nel 1950 e la sorella Rachele che si sposa a Camarda. Ma torniamo a questo grande vecchio “Vito Gambacurta”, che ho personalmente conosciuto nel 1954 in località “Il Treo”, quando ero ragazzo, mentre mio padre Antonio gli dava una mano alla piantumazione della vigna. Questo  era un personaggio del paese di altri tempi, oggi non ve ne sono più. Vito Gambacurta non avendo figli, lascia le proprietà ai nipoti. Muore il 01/09/1958 e sua moglie Brigida Santavicca  muore il 26/02/1957. A questo ceppo di famiglia che ho raccontato ci appartiene anche Franco Gambacurta nato il 20 settembre 1927, ucciso a 16 anni dai tedeschi il 25 settembre 1943.  Altro capostipite con questo cognome è stato Domenico Gambacurta  nato il 18.1.1835 di professione calzolaio, anzi nell’800/900 questa razza veniva chiamata: Gli scarpari. Nascono due figli Enrico e Giuseppe che sposano due sorelle: Rosa e Brigida Alloggia di conseguenza nel 900 formeranno  nuove famiglie dei Gambacurta di Filetto: Domenico, Alessandro, Onestina, Celsino, Guido, Zelinda ed altre. Qui finisce la nostra breve storia.
                   Collezione fotografica storica di Giovanni Altobelli
 

 



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