Gli Abruzzesi del Trentino Alto Adige in pellegrinaggio a Padova per la festa della lingua del Santo

Una delegazione della Libera Associazione Abruzzesi del Trentino Alto Adige presieduta da Sergio Paolo Sciullo della Rocca, Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo, ha organizzato una gita culturale a Padova in occasione della “Festa della Traslazione delle reliquie del Santo, detta popolarmente Festa della Lingua” in segno di devozione a Sant’Antonio di Padova, tra l’altro molto venerato in terra d’Abruzzo con numerose chiese e Parrocchie a lui dedicate. Brevemente ricordiamo quelle di Acciano, Borrello, Capistrello, Fara San Martino, Giuliano Teatino, Montesilvano, Pescara, Scurcola Marsicana e Tagliacozzo. La giornata ha visto la visita dei soci alla basilica, ai musei antoniani, alla tomba del Santo, mentre nella Cappella del Beato Luca Belludi è stata tenuta una preghiera comune a ricordo del Servo di Dio padre Placido Cortese, martire della carità e del silenzio che durante la seconda guerra mondiale salvo numerosi ebrei oltre a vari civili e militari evasi dai campi di prigionia. Lo stesso scoperto fu arrestato dalle SS, a Padova e trasportato a Trieste nel bunker della Gestapo di piazza Oberdan, dove fu torturato sino alla morte, senza mai confessare i nomi delle persone aiutate. Il suo corpo non fu mai ritrovato, probabilmente fu bruciato nel forno crematorio della Risiera di Trieste. Nel pomeriggio la delegazione abruzzese trentina, ha incontrato la rappresentanza della Confraternita di Sant’Antonio di Capistrello guidata dal Priore Aldo Pizzi, cui sono andati gli elogi e l’apprezzamento del presidente Sciullo della Rocca (tra l’altro terziario francescano più volte ministro provinciale dell’Ordine Francescano Secolare, oggi spiritualmente assistito da Don Gianmarco Masiero un sacerdote particolarmente colto, fortemente aderente ai principi della fede, decisamente “ante litteram” con il quale spesso si confronta nelle interpretazioni teologiche), per la forte coesione dei membri di questo pio sodalizio che a Capistrello si distingue per operosità e testimonianza cristiana, divenendo un esempio a livello internazionale dello spirito antoniano. Le Delegazioni, hanno poi preso parte alla Santa Messa officiata da padre Roberto Brandinelli Vicario Provinciale O.F.M. Conv. e alla processione interna nella Basilica dove la Pia Unione macellai “Militi dell’Immacolata” custodi storici delle reliquie del Santo, hanno portato a spalla il reliquiario di Sant’Antonio. La Lingua, è venerata dai fedeli perché rappresenta, la capacita orante e illuminata del Santo nella predicazione della parola di Dio, nella riflessione e nella fede, miracolosamente giunta intatta dal 1231 ai nostri giorni. "La Chiesa, secondo la sua tradizione, venera i santi e tiene in onore le loro reliquie autentiche e le loro immagini. Le feste dei santi, infatti, proclamano le meraviglie di Cristo nei suoi servi e propongono ai fedeli opportuni esempi da imitare". (Concilio Vaticano II, Cost. Sacrosantum Concilium n°111).



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