CENTRO TURISTICO, MICONI SI DIMETTE - CIALENTE LE CONGELA

La decisione, in base alle indiscrezioni circolate nella giornata di ieri, sarebbe legata al forte clima di tensione che si è creato con una parte del personale dell’azienda. E probabilmente anche al fatto che sembra traballare l’operazione di ricapitalizzazione della società, fortemente voluta da Miconi per attuare il rilancio dell’ente. In particolare, ancora non si scioglie il nodo dell’ingresso di Invitalia, ex Sviluppo Italia, nel pacchetto societario del Centro turistico: un primo passo verso la futura privatizzazione dell’azienda. Il sindaco Massimo Cialente in un incontro avuto con il Cda della Spa e con i tecnici ha deciso di “congelare” per dieci giorni sia il presidente sia il Cda per capire il da farsi. Il primo cittadino ha annunciato che lunedì avrà un incontro importante Roma con Invitalia la società che dovrebbe intervenire per la ricapitalizzazione della spa comunale.  A Roma il primo cittadino chiederà certezze alla società a capitale pubblico anche alla luce del buon fine della operazione di acquisto dei locali dello stabilmento Finmek di proprietà di Invitalia (ex Aquila Sviluppo) da parte di Provincia e Comune. Cosa c'entra il Polo elettronico con il Gran Sasso? Invitalia dovrebbe “girare” i proventi della vendita, circa sei milioni di euro (messi in ballo dalla legge “mancia”) alla ricapitalizzazione del Gran Sasso. Secondo il sindaco Cialente si sta comunque lavorando, in seno all’amministrazione, per convincere Miconi a tornare sui suoi passi. In alternativa, l’incarico di direttore generale del Ctgs, sempre secondo indiscrezioni, potrebbe essere affidato al neo direttore dell’Asm, l’ingegnere romano Leopoldo D’Amico. Miconi è diventato presidente del Centro turistico due anni fa, due anni difficili, caratterizzati da polemiche e ostacoli, come i ritardi per l’avvio della passata stagione invernale legati ai lavori alla funivia, il contenzioso con i gestori degli alberghi a Campo Imperatore, senza dimenticare gli episodi di presunti sabotaggi ai macchinari della stazione sciistica.  Nell'incontro di ieri sera c'erano anche i sindacati che hanno chiesto lumi sul futuro dei lavoratori. La prospettiva per alcuni di essi è il trasferimento a tempo determinato all'Asm per operare nel settore delle macerie. Una prospettiva di certo non incoraggiante. Il sindaco Cialente ha annunciato di voler incontrare tutte le maestranze dopo il vertice romano. Fra le altre novità discusse durante la riunione  anche la riapertura della  funivia al pubblico  a ottobre.



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