GLI ALTOBELLI DI FILETTO DELL’AQUILA NELLA STORIA

- di Giovanni Altobelli -
 
 
Premessa.   Altobelli è un cognome italiano, derivante dal nome medioevale “Altobellus”. Appare nella seconda metà del 1400 con il pittore veronese Pietro Altobellus.  Sembra che da un documento notarile redatto a L’Aquila nel 1573, appare un certo Domenicus Altobelli.  Questo cognome in prevalenza è molto frequente nel periodo borbonico nelle città dell’Italia Centrale fra le quali: (Roma, Latina, Frosinone, Isernia, Caserta, Napoli, Chieti, Avezzano e Filetto dell’Aquila). Ma ve ne sono alcune famiglie nella zona della Romagna fra Imola e Bologna.  Le persone da ricordare nella storia di questo cognome sono: (Argentina Altobelli Bonetti la prima sindacalista politica donna nata a Imola il 2.7.1866 e morta a Roma il 26.9.1942).  Carlo Altobelli politico e avvocato di sinistra nato a San Vito Chietino il 22.1.1857 e morto a Napoli il 24.2.1917.  Il noto calciatore degli anni 80 Alessandro Altobelli detto Spillo nato a Sonnino (LT) il 28.11.1955, oltre la giovane Valeria Altobelli, conduttrice, attrice e cantante.  Va ricordato che nell’antichità a Bergamo vi è stata una nobile famiglia con il cognome: Altobelli   un certo Lanfranco   console di giustizia nel 1192, i discendenti di questo cognome si sono protratti fino al 1785 quando poi arriva all’estinzione.  Gli Altobelli di famiglie nobili sono apparsi anche dopo l’anno 1000 a Palermo.  Tanto è vero che nel romanzo di Mario Puzo: “Il Padrino Parte III” nel film di Francis Ford Coppola si parla di un mafioso un certo Don Altobello/i interpretato dall’attore Eli Wallach, mentre viene avvelenato al teatro Massimo di Palermo contrario ai corleonesi.   Inoltre, questo cognome è riportato nella figura enigmatica dell’ingegnere: “Altobelli”, alias Germano Maccari nelle Brigate Rosse.  Va ricordato che le famiglie degli Altobelli che vivono in Italia sono circa 800, inoltre con questo cognome agli inizi del 900 fino agli anni 20 sono emigrate dall’Italia Centrale molte famiglie negli Stati Uniti.  Mi sono divagato a fare un po’ di storia di questo cognome, ma certamente forse ci saranno delle persone importanti in giro per il mondo non ancora conosciute.    In questo racconto mi limito di parlare degli Altobelli di Filetto (AQ).  Non esistono documentazioni storiche per risalire al primo Altobelli di Filetto, comunque è da ritenersi quasi sicuramente che la prima comparsa la fa in ai primi del 500.  Forse il primo Altobelli ad arrivare in queste parti viene dal basso Lazio o dal napoletano; forse è stato un uomo fuggitivo e “diseredato” ed escluso sotto la dominazione spagnola. Fermandosi a Filetto ha trovato la sua pace e tranquillità, mettendo radici cominciando a lavorare le terre incolte.  Sposa una ragazza del posto, mette su famiglia e ovviamente nascono dai 3 ai 4 figli maschi.  In 250 anni la razza si dirama con questo cognome fino al 1750, diventa il terzo cognome come popolazione a Filetto, preceduto dai Marcocci e  dai Ciampa.  I filoni o rami di questo cognome sono quattro riconducibili al primo venuto.  Un discendente abita al quartiere “Piucolle” o Piedi Colle, un’altra abita in Via del Forno 12, un’altra in Vico Fossone al centro e un’altra ancora in Via del Castello. Mi limito ad accennare la provenienza del primo capostipite di questo ramo di Altobelli.  Pietro Altobelli di Giuseppe nasce a Filetto nel 1793, sposa Giustina Marcocci e nascono i seguenti figli: Tommaso, Giovanni, Ferdinando, Cutini e Sante.  Tommaso Altobelli sposa Agnese Ciampa figli: Giustina, Paolantonio, Consiglia, Consolino e Angela.  Consolino Altobelli mio nonno sposa Giovanna Morelli figli: Anna, Florinda e Antonio mio padre.  Antonio Altobelli sposa nel 1940 mia madre Alfonsina Alloggia figli: Secondina, Giovanni e Licia. Di questo cognome, certamente è diminuito alle nostre parti il numero delle persone ma ancora non è scomparso.  Qui finisce la nostra storia degli Altobelli di Filetto dalla fine del 1700 ad oggi.
            Collezione fotografica storica di Giovanni Altobelli di Filetto.
 

 



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