La Massoneria in Abruzzo verso il Duemila e oltre

Sabato 5 marzo 2020, alle ore 17,30, presso la Biblioteca “M. Delfico” di Teramo, verrà presentato il volume La Massoneria in Abruzzo verso il Duemila e oltre (Artemia Nova editrice) scritto da Elso Simone Serpentini. Si tratta della prosecuzione della Storia della Massoneria in Abruzzo pubblicato nel 2019 dallo stesso autore a quattro mani con Loris Di Giovanni, che affiancherà Serpentini come relatore nella presentazione del nuovo libro. Quello uscito l’anno scorso, che ha avuto un notevole successo e si è aggiudicato anche il primo premio per la saggistica “Luca Romano” di Chieti 2019, si fermava al 1960, data della morte dell’avvocato lancianese Umberto Cipollone, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI).       

          Il nuovo libro di Serpentini ricostruisce meticolosamente l’attività della massoneria in Abruzzo da quella data ai giorni nostri, sul filo della cronaca, con uno sguardo attento alle celebrazioni, alle ricorrenze, alle mostre e ai convegni organizzati prima e dopo il drammatico terremoto che colpì la regione Abruzzo nel 2009. Presenta anche un quadro assai dettagliato della distribuzione delle logge delle varie Obbedienze, maggiori e minori, sul territorio regionale.

    Si susseguono così pagine di storia e di cronaca che documentano un’intensa attività latomistica, con riferimenti alle strutture esplicitamente massoniche ma anche agli ordini paramassonici e alle organizzazioni in qualche modo ispirate agli ideali della libera muratoria. Non mancano gli elenchi nominativi delle cosiddette “liste Cordova” e le indicazioni relative ai ruoli apicali delle logge e del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili d’Abruzzo e Molise.

    Nel volume emerge come attualmente anche in Abruzzo si stia diffondendo, come in tutta Italia, un fenomeno che porta con sé una profonda modifica degli aspetti della Massoneria, seguendo una tendenza diffusasi primamente negli Stati Uniti. Nuove obbedienze, grandi o piccole che siano, si uniscono, costituendo di fatto una federazione di logge locali, controllate localmente con iscrizioni alle Agenzie delle entrate locali e spiritualmente costituite come “Società aperte”, nel senso popperiano del termine.



 



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