TRASLAZIONI DELLA CHIESA AQUILANA DI SANTA MARIA DEL VASTO, DETTA ANCHE DEL GUASTO
Posted by Antonio Giampaoli
| 2020-03-13 | Commenti: 3 | Letto 987932 volte
- Di Camillo Berardi -
L’origine della bella facciata della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a L’Aquila, è legata alle traslazioni della storica Chiesa di Santa Maria del Vasto (o del Guasto).
Il Magnifico rosone che domina la facciata “riciclata” (fig. 1) è molto simile a quello destro della facciata della Basilica di Collemaggio ed è un’altra testimonianza delle elevate capacità artistiche disponibili nel passato e dell’alta abilità artigianale delle maestranze aquilane.
La Chiesa storica di Santa Maria del Vasto, del XIV secolo, era ubicata - originariamente - nell’area dove fu edificato il castello cinquecentesco dell’Aquila. Venne abbattuta nel 1534 e ricostruita nelle adiacenze dell’area dove nel primo Novecento fu fondato il “Nuovo Ospedale San Salvatore” (oggi dismesso), nella zona settentrionale della città (fig. 2). Il “Nuovo Ospedale San Salvatore” fu costruito in sostituzione dell’omonimo antico “Ospedale Maggiore” cittadino - fondato nel 1455 da San Giovanni da Capestrano nei pressi del luogo dove qualche anno più tardi fu costruita la Basilica di San Bernardino - un grandioso nosocomio che in quel tempo era uno degli ospedali migliori e più importanti d’Europa, risultando un “fertile vivaio di medica coltura”. Il maestoso edificio nel 1909 fu ristrutturato per essere destinato a scuola, mantenendo la stessa denominazione “San Salvatore” fino al 1938, quando il Ministero lo intitolò a Costanzo Ciano, uomo politico del tempo. Nel 1946 cambiò nuovamente nome e venne dedicato ad Edmondo De Amicis, educatore, scrittore e poeta.
La Chiesa di Santa Maria del Vasto, conosciuta anche con la denominazione Chiesa di San Leonardo (fig. 3), fu nuovamente abbattuta nel 1932 per ampliare il “Nuovo Ospedale San Salvatore”: la facciata del tempio fu smontata e rimontata nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli nei pressi di Porta Napoli (fig.4).
Il portale e il fregio in altorilievo dell’architrave, con l’Agnus Dei portacroce, richiamano i portali della Chiesa di Santa Maria Assunta di Assergi, della Chiesa di Santa Maria del Carmine, originariamente Chiesa di Santa Maria di Assergi, e di altre chiese aquilane.
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