Schianto mortale, c’è un indagato Alcol test positivo per l’uomo alla guida dell’auto

(Da Il Centro) - Dolore, sgomento e incredulità tra la gente che ieri pomeriggio si è ritrovata nella chiesa di San Francesco a Pettino per dare l’ultimo saluto a Diego Bruni, il giovane dentista morto giovedì scorso in un incidente in moto in via XX Settembre. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta.
 Un’atmosfera surreale. Difficile per don Dante Di Nardo trovare le parole giuste davanti a centinaia di persone, tra parenti e amici, che si radunate attorno alla bara di Diego Bruni nell’anfiteatro della chiesa parrocchiale di San Francesco. Don Dante si è affidato al libro della Sapienza per ricordare che «la vecchiaia veneranda non è la longevità, né si calcola dal numero degli anni» e che la pienezza di vita per gli uomini sta nella sapienza. Così il parroco ha cercato di parlare al cuore dei genitori del giovane, Mary e Giuseppe, e ai fratelli Riccardo e Roberta, ben consapevole però del dramma di chi si vede davanti una vita di 33 anni spezzata in un soffio. Un attimo fatale, in via XX Settembre, all’altezza del palazzo dell’Anas, dove si trovano alcuni tra gli edifici più colpiti del sisma del 6 aprile 2009. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Squadra volante, coordinati dal dirigente Paolo Pizzalis e quelli della Stradale, al comando dell’ispettore Antonio Mara. Secondo la loro ricostruzione il dentista stava effettuando un sorpasso e si è schiantato contro una Fiat «Palio» che girava in via Fonte Preturo che conduce al quartiere della Banca d’Italia. Dall’alcol test, effettuato di prassi, è risultato che il conducente dell’automobile aveva abbondantemente superato i limiti di alcol nel sangue previsti dalla legge. L’uomo, M.P. un ex vigile urbano di 70 anni, è stato denunciato a piede libero e risulta indagato con l’ipotesi di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. L’ex vigile stava tornando nella sua abitazione. L’auto e la moto si sono incastrate fra di loro finendo la corsa contro un albero posto proprio all’incrocio. Su quell’albero ora c’è un mazzo di fiori e un biglietto bianco con scritto «Ogni mio respiro sarà anche un tuo respiro, ogni battito del mio cuore sarà anche un battito del tuo cuore. Continuerai a vivere dentro di me sempre.


 



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