MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE, ''CENTRO TURISTICO ALLA DERIVA, RISCHIO CHIUSURA''

"Il Centro turistico del Gran Sasso è un'azienda ormai alla deriva, da parte dell’amministrazione comunale c’è solo un silenzio assordante”. La denuncia arriva dal coordinatore comunale del Movimento per le autonomie, Corrado Ruggeri e dal consigliere comunale Emanuele Imprudente, che questa mattina in conferenza stampa hanno espresso una forte preoccupazione per la situazione dell’azienda, rimasta anche senza una guida dopo le dimissioni del presidente, Vittorio Miconi. “Da parte del sindaco non c’è stata nessuna presa di posizione a riguardo”, ha detto Ruggeri, che auspica invece una maggiore risolutezza da parte dell’amministrazione nel risolvere i tanti problemi dell’azienda. “Che offerta turistica siamo in grado di dare? - ha aggiunto - Per l’impianto di risalita delle Fontari, se non si inizia da subito a fare il progetto, a trovare i fondi e a iniziare i lavori, si rischia che la stagione 2012 salti”. Grave anche la situazione economica del Ctgs, con un debito di 6 milioni di euro che a detta di Ruggeri potrebbe essere arrivato a 10 milioni. Una situazione talmente grave che "hanno perfino staccato i telefonini dei dirigenti della Spa perché non sono stati pagati canoni per 9 mila euro" ha detto il coordinatore comunale di Mpa. A fine agosto è stato deliberato un aumento di capitale da otto milioni di euro, primo step verso la privatizzazione dell’azienda, la cui proprietà è attualmente totalmente pubblica, ovvero del Comune dell’Aquila. Ma anche questa strada, a detta degli esponenti dell’Mpa, è bloccata. “Nella delibera - ha spiegato Imprudente - si parla di un impegno di Invitalia a investire i 4 milioni di euro della vendita dello stabilimento del polo elettronico nella ricapitalizzazione. È passato un mese e non si è fatto ancora nulla. Il cda è assente e la stagione è alle porte. Il rischio è che salti tutto e si arrivi a una svendita dell'azienda”.




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