Alle polemiche sull'Hotel Cristallo rispondono Silvio Liberatore e Pierluigi Biondi

Dopo la denuncia da parte del sindaco di Collarmele Tonino Mostacci sulla precarietà delle condizioni in cui sarebbero state "abbandonate" delle cittadine di Collarmele dimesse dal San Salvatore e portate all'Hotel Cristallo a Fonte Cerreto per la quarantena, c'è stato l'intervento  del responsabile della protezione civile della Regione Abruzzo Silvio Liberatore e del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi.

 

“La polemica sollevata da alcuni amministratori locali sui ricoveri di pazienti presso l’hotel Cristallo di Campo Imperatore non trova rispondenza nel concreto, eccezion fatta per un disservizio iniziale, prontamente risolto, dovuto all’urgenza con cui quattro pazienti sono stati trasferiti nella serata di ieri dal reparto di malattie infettive dell’ospedale San Salvatore".
 Questa la dichiarazione del responsabile della Protezione civile, Silvio Liberatore.
"Il trasferimento che era programmato per la mattinata di oggi. Purtroppo l’urgenza con cui la Asl ha trasferito i pazienti ha superato in velocità la parte burocratica, ovvero l’estensione dei servizi di vitto e di pulizia affidati alla Asl anche per quanto concerne l’Hotel Cristallo. Il primo giorno, quindi, e ce ne scusiamo con i pazienti, la colazione è arrivata in ritardo. Dall’ora di pranzo tutto è tornato alla normalità. Nella giornata di ieri le camere erano state riscaldate, altri ambienti più ampi hanno impiegato più tempo. Da evidenziare che all’esterno dell’Hotel è presente un presidio di Protezione civile in servizio H24 e che un paziente ha il mio numero di cellulare per qualsiasi tipo di segnalazione al fine di un rapido intervento. Testimonianza tutto ciò che i pazienti non sono abbandonati come qualcuno voleva far credere”.
Anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha postato un commento sul profilo Facebook:
“Questo pomeriggio sono stato all’hotel Cristallo, appena ristrutturato e ceduto, anche grazie alla disponibilità del nostro Centro turistico del Gran Sasso, alla Protezione civile regionale. È una benedizione questo spazio ampio e accogliente e nuovo. Sono grato per averlo nel patrimonio del Comune e per aver potuto metterlo a disposizione. Dovremmo essere tutti grati. Non è una tenda, no. È un luogo sicuro, dove ci sono persone che, pur con le loro paure legittime, servono altre persone, anche loro legittimamente impaurite e sole. Ma la paura non ci aiuterà. Ci aiuteranno, invece, la comprensione, il rispetto, la reciprocità. Soprattutto in questo momento, in cui non possiamo abbracciarci.
Sono diventato sindaco perché qualcuno ha voluto che lo diventassi. Si chiama fiducia. Nel nome di quella fiducia, oggi, come ieri, e domani, ancora, con le unghie e con i denti, con la forza di cui sono capace e la mia fede, combatterò ogni giorno. Non ci sarà niente e nessuno che potrà distrarmi dalla guida. Non ci saranno grasse e inutili polemiche, non ci saranno tastiere impazzite, non ci saranno deliri da mancata visibilità, a impedirmi la rotta.
Silenzio, idee chiare, barra dritta, rispetto delle regole, lavoro e lavoro. Questo è l’unico modo che conosco per restituirvi fiducia. E, insieme, ce la faremo”.

 



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