Odino Faccia, originario di Assergi, candidato al Nobel per la Pace

Il cantautore argentino, originario di Assergi, scrive brani musicali con parole di Papi e premi Nobel

- di Goffredo Palmerini -

 

Un mese e mezzo fa – in tempo di pandemia da coronavirus sembra passato un secolo – era a Bari, negli stessi giorni in cui Papa Francesco visitava la città per l’incontro di riflessione “Mediterraneo frontiera di pace”, tenutosi domenica 23 febbraio. Odino Faccia, cantautore argentino di origini aquilane, era arrivato nel capoluogo pugliese per un’intensa settimana di iniziative, egli da poco candidato al Premio Nobel per la Pace da 8 premi Nobel e da una ventina di organizzazioni internazionali, tra le quali Onu, Unicef e Medici senza Frontiere. Odino è presidente di Red Voz por la Paz, fondazione affiliata all’Onu che promuove nel mondo il tema della Pace in vari campi, quali cultura, politica, religioni, imprese, media e così via. Odino è un talento, un cantante famoso non solo nelle Americhe come la Voz para la Paz, “Voce per la Pace” per eccellenza. Attraverso le sue canzoni e i suoi concerti da anni egli va seminando la cultura della Pace.

Busca la paz è stata la prima canzone nella storia ad essere ascoltata da due miliardi di persone (tante la seguirono in tv). Senza dimenticare che tra la piazza e le strade c’era un milione di fedeli». Una voce, la sua, che ha dunque potuto cantare per quattro Papi, due Santi e due viventi!

 L’aveva cantata, quella stessa canzone, anche in piazza Duomo a L’Aquila, il 29 agosto 2012, in un evento della 718^ Perdonanza Celestiniana, emozionandosi sia perché l’annuale Giubileo aquilano celebra la riconciliazione, il perdono e la pace, sia perché accadeva nella terra dei suoi antenati. Odino, infatti, non nasconde il forte affetto per L’Aquila e l’Abruzzo, delle sue radici va davvero fiero. «Mio padre si chiama Pasquale Faccia – mi dice Odino -, è nato nel 1936 ad Assergi, paese alle pendici del Gran Sasso. Venne in Argentina nel 1951, con le prime emigrazioni del dopoguerra. Suo padre, cioè mio nonno, lavorava in Venezuela, e lui fece emigrare dall’Abruzzo tutta la sua famiglia in Argentina, mia nonna insieme a mio padre con i quattro fratelli. Mio nonno li raggiunse dal Venezuela. Mia madre si chiama Maria Garritano, è nata nel 1948 a Longobardi, un paese della Calabria.

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