EMERGENZA IDRICA: L’ORDINANZA DEL SINDACO PER LIMITARE IL DISPENDIO DI RISORSE IDRICHE

In vigore a partire dal 17 Aprile l’Ordinanza Sindacale n. 61 per limitare il dispendio di risorse idriche sul territorio comunale – ne danno comunicazione il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e l’Assessore all’Ambiente Fabrizio Taranta.
“L’acqua è bene primario, risorsa indispensabile e patrimonio prezioso da tutelare. L’ordinanza emessa serve a responsabilizzare circa il suo uso che deve soddisfare più ed essenziali bisogni. Purtroppo negli ultimi anni - ha proseguito il primo cittadino - si è assistito a un sovrautilizzo delle risorse idriche, con un conseguente notevole incremento dei consumi estivi non sempre strettamente necessari. L’obiettivo dell’ordinanza, dunque, è di rieducare all’uso ecologico dell’acqua. Un comportamento responsabile salvaguarda l’ambiente e garantisce servizi funzionali e funzionanti. Nelle scorse settimane il Comune dell’Aquila ha lanciato, in collaborazione con la società Gsa, una campagna informativa sul consumo consapevole dell’acqua con alcune semplici regole da seguire affinché ognuno, nella sua quotidianità, ne abbia rispetto.”
“L’andamento meteorologico e la scarsità di precipitazioni dell’inverno appena trascorso – sottolinea poi l’assessore Taranta - hanno compromesso le capacità di ricarica degli acquiferi, con la conseguente concreta possibilità di una minore disponibilità di risorsa da utilizzare per far fronte ai fabbisogni potabili della popolazione, soprattutto nel prossimo periodo primaverile ed estivo.
Una tale situazione deficitaria è suscettibile, purtroppo, di trasformazione in vera e propria emergenza idrica, anche in considerazione del maggior consumo legato all’attuale periodo di emergenza sanitaria. Dunque, proprio in virtù di tali considerazioni si è ritenuto necessario dar corso alla presente Ordinanza, confidando nella collaborazione e nella sensibilità di tutti i nostri concittadini affinché adottino dei comportamenti più virtuosi di consumo di questo prezioso bene.”
L’ordinanza, in questione, dispone:
Con effetto immediato e per 180 giorni, nell'intero territorio comunale, un utilizzo limitato, responsabile e razionale della risorsa idrica, con il conseguente divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per qualsiasi uso improprio ed extra-domestico ed in particolare:
  • innaffiatura di aiuole, orti e giardini ed irrigazione dei campi;
  • lavaggio autovetture e simili;
  • lavaggio di strade, nonché di spazi di aree private, con l'eccezione dei servizi pubblici di igiene urbana e delle opere di disinfezione e sanificazione in corso;
  • riempimento di vasche e piscine private;
  • ogni utilizzo improprio e diverso dalle normali necessità domestiche e produttive;
con effetto immediato e nell'intero territorio comunale, la riduzione dei consumi presso gli edifici pubblici (sedi comunali, scuole, ecc.) ed ogni altra iniziativa necessaria, al fine di evitare inutili sprechi e danni alla risorsa idrica;
di regolarizzare immediatamente, ove non già provveduto, la fornitura dell’acqua potabile alle proprie utenze, avvertendo la cittadinanza che saranno fermamente perseguiti eventuali allacci abusivi od irregolari, nonché manipolazioni indebite.
Si invita inoltre la popolazione a controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici al fine di individuare eventuali perdite occulte; ad utilizzare attrezzature e sistemi irrigui del verde che non prelevino acqua potabile e con irrigazione a goccia, con sistemi temporizzati; a fornirsi di dispositivi per il risparmio idrico.
Si avverte infine che la mancata osservanza delle disposizioni della presente Ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da euro 25,00 ad euro 500,00 ai sensi dell’art. 7 bis, comma 1 bis del D. Lgs. 267/2000.

 



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