Radio libere e tv via cavo 40 anni di nomi e storie nel volume di Capaldi
Posted by Antonio Giampaoli | 2011-10-05 | Commenti: 3 | Letto 988099 volte
C’è tutto questo nei 40 anni di storia della comunicazione all’Aquila, con particolare riferimento all’informazione «parlata», del volume di Dante Capaldi «La storia delle radio e televisioni all’Aquila e dintorni» (edizione Biemme) presentato in un affollato auditorium di Strinella 88. In platea tanta classe dirigente della città che è possibile rintracciare nelle 224 pagine del volume di Capaldi, decano della stampa sportiva aquilana, arricchite da contributi e testimonianze dirette di alcuni dei principali protagonisti con uno sguardo anche alla Marsica e a Sulmona. Insomma, uno spaccato dell’informazione aquilana dai primordi fino a oggi. Oltre cento i personaggi citati nella meticolosa ricostruzione dell’autore, «che», come si legge nella quarta di copertina, «nel 1975 fondò, insieme a Giorgio Cavalli, Arnaldo Ettorre, Carlo Gizzi e Francesco Silvestri Radio L’Aquila, prima emittente radiofonica abruzzese». «Divertimento, gavetta, mestiere e un po’ di servizio sociale», condensa Stefano Vespa, giornalista di Panorama fratello di Bruno. Ci sono dentro le battaglie dell’editore televisivo Gianfranco Sciarra e il ricordo di chi non c’è più come Alessandro Orsini. Piccole storie hanno incrociato grandi storie, a partire dai moti del 1971 per il capoluogo passando attraverso i successi e gli insuccessi sportivi fino ad arrivare alla tragedia del sisma. Così, dalle pagine di Capaldi, sembra di rivedere, negli studi di Radio L’Aquila, Battiato e i Pooh, Bennato e Gabriella Ferri, Bertè e Le Orme intervistati da Gianni Luna (Carlo Gizzi) e Giampo Spada (Giampiero Giancarli). Quando la radio gracchiava lo spot pubblicitario di quel ristorante «...e le rane, una specialità da non perdere».
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