Filetto ricorda i suoi martiri nell'anniversario della Liberazione

- di Giovanni Altobelli -

 

Nel 75esimo anniversario dalla Liberazione nazifascista, Filetto ha ricordato i suoi Martiri con una preghiera davanti al monumento ai caduti. Non è stata una cerimonia organizzata, ma un incontro casuale tra un rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani, un orfano di guerra e due cittadini.
A Filetto nel mese di maggio del 1944 erano arrivati quattro militari tedeschi e un maresciallo che formavano un piccolo raggruppamenti di fanteria. Alloggiavano nell’antico palazzo: “Facchinei” in via Romana. Li erano ammassati vettovagliamenti, armi e munizioni.
Un gruppo di partigiani scesi dal Monte Archetto, dove si rifugiavano, attaccarono i militari. Il bilancio dello scontro fu di due morti per i tedeschi e un solo ferito per i partigiani. Nel frattempo i soldati erano riusciti a dare l'allarme e i rinforzi stavano arrivando. A quel punto i partigiani si ritirarono di nuovo sulle montagne.
L’autocolonna militare tedesca, arrivata a Filetto, si fermò in Via Paganica e Piazza della Chiesa. I soldati tedeschi effettuarono subito un rastrellamento. Verso sera vennero uccisi diciassette uomini: Giovanni Gambacurta, Agostino Spezza, Gradito Alloggia, Sabatino Riccitelli, Cesidio Altobelli, Tito Marcocci, Loreto Cialone, Mario Marcocci, Luigi Marcocci, Pasquale Cialone, Domenico Marcocci, Raimondo Ciampa, Clemente Ciampa, Antonio Celestini, Carlo Marcocci, Antonio Palumbo e Fernando Maco.
I tedeschi prima di lasciare il paese diedero fuoco ad alcune case, era il 7 Giugno del 1944.



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