LE CERAMICHE DI CASTELLI IN UN FILMATO STORICO DELL’ ISTITUTO LUCE CINECITTÀ

LE CERAMICHE DI CASTELLI IN UN FILMATO STORICO DELL’ “ISTITUTO LUCE CINECITTÀ”

Di Camillo Berardi

Lo storico e pittoresco paese. Castelli d'Abruzzo e le sue rinomatissime industrie
Fabbriche di ceramiche e porcellane a Castelli d'Abruzzo


L’Istituto Luce (L'Unione Cinematografica Educativa) in origine si chiamava “Sindacato Istruzione Cinematografica” (SIC) ed era una piccola società privata fondata nel 1924 dal giornalista Luciano De Feo per diffondere film educativi e didattici attraverso immagini cinematografiche.

Con regio decreto legge del 5 novembre 1925, Benito Mussolini sostituì la società anonima SIC con l’ “Istituto Nazionale Luce”, ponendolo alle dirette dipendenze del governo, per diffondere la cultura popolare italiana e, soprattutto, per scopi propagandistici del regime fascista.

Nel 1927 nacque il Cinegiornale “Giornale LUCE” con l’obbligo di proiettarlo in tutte le sale cinematografiche italiane, prima della proiezione dei film e, indubbiamente, fu l’antesignano del telegiornale. 

Nel 1937, l’Istituto LUCE passò alle dipendenze del Ministero della Cultura Popolare.

Nel dopoguerra fu posto in liquidazione nel 1947 e nel 1958 fu istituito l’Ente Autonomo di Gestione per il cinema (EAGC) che assorbì sia Cinecittà, sia l’Istituto Luce.

Nel 1962 il Luce riprese la produzione di lungometraggi, documentari e film d’autore importanti, impiegando prestigiosi artisti impegnati nel campo dell’arte e dello spettacolo, e nel 2011 l'Istituto confluì in una nuova società pubblica con il Ministero dell’Economie e delle Finanze, come unico socio, denominata “Istituto Luce Cinecittà”.

L’immenso archivio storico cinematografico dell’Istituto Luce Cinecittà, oggi digitalizzato, conserva anche un interessantissimo filmato sulla lavorazione delle ceramiche e delle porcellane di Castelli, queste ultime prodotte dalla seconda metà del settecento per innovare i motivi decorativi della ceramica tradizionale che manifestava segnali di stanchezza e,  nel rinnovamento, fu sentita l’influenza napoletana che a sua volta, nella rigenerazione, si era ispirata ai modelli stilistici d’oltralpe.

Il filmato storico dedicato a Castelli, mostra tutte le attività della lavorazione della ceramica maiolicata, mestiere antico e ricco di fascino, partendo dalla faticosissima estrazione della materia prima dalle cave esistenti nei pressi del borgo.

Alle donne era affidato il trasporto individuale dei blocchi di argilla sopra il capo, che avveniva con l’uso del cercine, una sorta di ciambella realizzata con panni attorcigliati per consentire una migliore distribuzione del peso che, gravando sulla testa, veniva trasferito in modo equilibrato sul collo e sulla colonna vertebrale.

Il filmato mostra la pigiatura dell’argilla a piedi nudi, l’uso del tornio azionato dal piede e tutte le fasi del ciclo produttivo degli oggetti ceramici, anticipate - volta per volta - da titoli scritti che riguardano le lavorazioni presentate, essendo lo storico filmato muto.

Ecco i testi di alcuni Titoli:

L’ARGILLA VIENE PICCONATA E TRASPORTATA

ALLE FABBRICHE PER ESSERE STRITOLATA, SCIOLTA IN

ACQUA E ACCURATAMENTE FILTRATA

oooOooo

L’ARGILLA VIENE PROSCIUGATA SU STRATI

DI MATTONI POI LUNGAMENTE PESTATA E

ACCURATAMENTE

MANIPOLATA PER ESSERE TRASFORMATA IN PANI,

BUONI DOPO UN CERTO TEMPO, PER LA LAVORAZIONE

OooOooo

I PIATTI, LE TAZZE ED ALTRI OGGETTI, VENGONO

STAMPATI MEDIANTE L’USO DELLA SAGOMA, AL TORNIO,

MENTRE VASI E BOCCALI VENGONO RAPIDAMENTE

FOGGIATI DALL’ESPERTA MANO DEL TORNIANTE

CHE IN MODO VERAMENTE MIRABILE

DETERMINA IL VUOTO E LO SPESSORE DELL’OGGETTO

oooOooo

GLI OGGETTI VAGAMENTE COPERTI DI COLORI,

SONO INCASELLATI E PASSATI ALLA

FORNACE (960 GRADI CIRCA) DONDE ESCONO

LUMINOSI E SONORI, COME GLI OCCHI E

LE RISA DELLE BELLE FANCIULLE

CHE LI TRASPORTANO GRAZIOSAMENTE,

COME PREZIOSO RACCOLTO IN MAGAZZINI

oooOooo

GLI OGGETTI DECORATI VENGONO COTTI IN

APPOSITA “MUFFOLA A TUNNEL”

E, SFORNACIATI, PASSANO IN MAGAZZINO.

Verso la fine, il magnifico filmato mostra la processione del santo protettore di Castelli:

LA PROCESSIONE DEL NOVE LUGLIO PER

IL SANTO PATRONO S. EUSANIO SFILA MENTRE SUONA IL

NOTO CORPOBANDISTICO

DI S.EUSANIO DEL SANGRO (LANCIANO)

COMPOSTO DA UNDICI PICCOLI FRATELLI

e si conclude con la tradizionale manifestazione del “Lancio dei Piatti” dal Belvedere dell’antico borgo

CHE SIMILI AD UN VOLO DI RONDINI,

RAGGIUNGONO L’OPPOSTA RIVA

DEL FIUME “LEOMOGNA” CHE SCORRE IN BASSO.

 

Lo storico documentario dell’Istituto Luce Cinecittà sulla dettagliatissima lavorazione ceramica di Castelli è riportato di seguito:

https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL3000052153/1/fabbriche-ceramiche-e-porcellane-castelli-d-abruzzo.html?startPage=980



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