Le celebrazioni per San Bernardino da Siena, compatrono della città dell’Aquila

Le celebrazioni per San Bernardino da Siena, compatrono della città dell’Aquila e protettore delle malattie polmonari per esser stato vittima in gioventù della peste ed essersi lui stesso preso cura degli ammalati, saranno all’insegna della riapertura delle messe con concorso di fedeli. Se il triduo nella basilica del centro storico dedicata al frate senese inizierà domenica 17 alle 18, ultimo giorno della fase 1 delle funzioni ecclesiastiche a porte chiuse, proseguirà poi, lunedì 18 alla stessa ora con la presenza del popolo. Il vero battesimo in città della fase 2 delle messe sarà però rappresentato dai riti del 19 e 20 maggio. Martedì 19 alle 18, con diretta streaming su www.abruzzoweb.it e su www.laquilablog.it,  fra Fabio Catenacci, vicario provinciale della Provincia di San Bonaventura ofm, presenzierà la Santa Messa al termine della quale, davanti al mausoleo del Santo, verrà letto il sacro transito, a ricordo dell’ora della sua morte, e si procederà ad aprire l’urna innalzando il coperchio abbassato la prima domenica di maggio. Il giorno 20, solennità liturgica del frate senese, sarà l’arcivescovo metropolita aquilano, cardinale Giuseppe Petrocchi, alle 18 a presenziare la Santa messa in onore di San Bernardino da Siena. Nel corso dell liturgia il sindaco aquilano, per non interrompere una tradizione che resiste dalla fine degli anni ’50, farà, al posto di una scuola senese come da tradizione, l’offerta dell’olio necessario ad alimentare per un anno il lume posto a guardia del mausoleo e alla fine della funzione leggerà l’atto di affidamento della città al Santo. Al termine, infine, il cardinale si porterà sul sagrato e benedirà la Città con la reliquia del francescano senese.
Il rettore della basilica padre Daniele Di Sipio e i frati della basilica ricordano le attuali condizioni per prendere parte alle liturgie di nuovo aperte ai fedeli:
-    La chiesa di San Bernardino del centro storico, in base alle nuove norme dettate dall’emergenza per la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avrà una capienza massima di 150 persone che, distanziati tra loro di un metro, siederanno alle due all’estremità dei banchi. Non è contemplata la presenza di persone in piedi. Sulle osservazioni di dette disposizioni vigileranno volontari riconoscibili da segni distintivi che disciplineranno anche l’afflusso e il deflusso nella basilica.
-    Per entrare in basilica non si deve avere una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi, né esser stato a contatto nei quindici giorni precedenti con persone affette da Covid-19.
-    È obbligatorio indossare la mascherina.
-    All’ingresso l’acquasantiera è vuota e saranno collocate colonnine con gel igienizzante.
-    Per i criteri di accesso si dovrà dare la precedenza alle persone diversamente abili.
-    Non saranno raccolte offerte durante la funzione ma le stesse potranno essere messe in appositi contenitori collocati all’ingresso o in altro luogo ben visibile.
-    Ci sarà un’organista ma non il coro.
-    La confessione sarà eseguita in luogo ampio e areato che consente sia misure di distanziamento che di riservatezza. Sacerdote e fedele devono indossare entrambi la mascherina.
-    Sarà il celebrante a passare tra i banchi e a distribuire la Comunione alle persone che manifestano la loro intenzione rimanendo in piedi. L’Ostia sarà data con attenzione avendo cura che non ci sia nessun contatto tra le mani del sacerdote con quelle del fedele. Il ministro di culto per Comunicare deve igienizzarsi le mani, indossare i guanti e avere la mascherina.
-    Le porte della chiesa devono rimanere aperte per evitare che le stesse insieme alle maniglie siano toccate dai fedeli per l’accesso e l’uscita che, ove possibile, deve avvenire da un altro varco.

Federica Farda
 



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