Voci di donne, festa a San Siro 57mila dalle 'Amiche per l'Abruzzo'

Pubblichiamo integralmente un articolo di Repubblica

Se a Roma è stato un mezzo disastro, a Milano è stata una festa. A compensare i buchi sugli spalti all'Olimpico, venerdì, ecco il pienone di San Siro, 57mila persone che per tutta la giornata hanno cantato con le "Amiche per l'Abruzzo", le 44 cantanti (anzi, 43 per l'improvvisa defezione di Loredana Bertè per motivi ignoti) che hanno risposto all'appello di Laura Pausini per un concertone tutto al femminile a sostegno della regione terremotata.

"Mi spiace che a Roma sia andata così - commenta la popstar - d'altronde quando si lancia un evento del genere noi artisti dobbiamo spenderci fino in fondo per fare promozione, forse è un po' mancato questo. Devo ammettere che quando ho saputo l'esito di Roma ho tremato un po'. Invece qui è stato diverso".

Decisamente. Atmosfera di festa già fuori, con i furgoncini delle salamelle che mettono sedie e tavolini. Dentro, solidarietà con striscioni sugli spalti come "Non bastano le lacrime e impastare il calcestruzzo, eccoci qua, cittadini d'Abruzzo". E poi tanta musica. D'autore ("Come foglie" di Malika Ayane) o pop vintage ("Non voglio mica la luna" di Fioraliso e Annalisa Minetti), reduci da talent show (Alessandra Amoroso, Karima) e figlie d'arte (Chiara Canzian, Irene Fornaciari), tutte assieme per 8 ore ininterrotte che hanno regalato ottimi momenti e successi inattesi.

Come tutto lo stadio a dimenarsi per la spensierata "Siamo donne" di Jo Squillo e per Donatella Rettore che si sdraia sul piano e mostra la coscia in "Lamette", canzonette divertenti e ricche di energia che hanno riempito un pomeriggio aperto da Antonella Ruggiero con "Ave Maria", forse non il miglior pezzo possibile di De Andrè, sussurrato e languido, poco cantabile. Così come il pubblico resta perplesso per i gogheggi e le divagazioni di Anna Oxa in "Processo a me stessa".

Piccolezze, in un mare di buona musica, se non ottima. Come Arisa in "Sincerità", o i due quartetti Irene Grandi-Syria-Dolcenera-Noemi a gridare "La tua ragazza sempre" e Consoli-Rei-Turci-Nada a intonare "Ma che freddo fa" e "Bambini".

Però a egemonizzare tutta la prima serata sono state le cinque madrine, oltre alla Pausini anche Gianna Nannini, Giorgia, Elisa e Fiorella Mannoia. Ognuna ha cantato un po' da sola (ha aperto la Mannoia con "O che sarà" e "I treni a vapore"), un po' assieme alle altre, col risultato di due grandiosi duetti Giorgia-Pausini in "Gocce di memoria" e "Primavera in anticipo" e di curiosità come la Nannini che si lancia con Pausini in "La solitudine", e poi del canto corale di tutte e cinque in "Quello che le donne non dicono" e nell'inedito scritto dalla Nannini con Isabella Santacroce "Donna d'Onna".

Gran finale a mezzanotte con tutte le donne, integrate da Caterina Caselli, a intonare "Il mio canto libero" di Battisti, scelta con apposito referendum di pubblico (ha prevalso su "Imagine", "That's what friends are for", "Volare" e "Io canto") dalle dodici radio private che hanno trasmesso tutta la parte serale dell'evento.

Alla fine quel che resta, oltre alla soddisfazione del pubblico e degli organizzatori, e a dell'ottima musica che presto diventerà un dvd, è un incasso di circa un milione e mezzo di euro a favore anzitutto della scuola elementare "De Amicis" dell'Aquila: una delegazione dei ragazzi è stata ospite a San Siro, guidata dal ministro Gelmini.


Guarda Video: Amiche per l'abruzzo

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