DA DOMANI SPOSTAMENTI IN LIBERTA'
Posted by Antonio Giampaoli | 2020-06-02 | Commenti: 3 | Letto 987709 volte
Da mercoledì 3 giugno cambiano nuovamente le disposizioni su cosa si potrà fare e cosa no. Vediamo nel dettaglio:
REGIONI: da mercoledì 3 giugno sarà di nuovo consentito spostarsi tra Regioni diverse per qualsiasi motivo. Non sarà più obbligatoria l’autocertificazione, neanche per gli spostamenti tra una regione e l’altra. Ci si potrà spostare senza più addurre motivi di estrema urgenza, salute, esigenze lavorative e visite ai congiunti.
MASCHERINA: resta l’obbligo negli ambienti chiusi accessibili al pubblico, compresi i mezzi di trasporto e gli esercizi commerciali
GUANTI: le attività commerciali possono decidere se prevedere o meno l’obbligo di indossarli. L’unico obbligo previsto dal decreto riguarda i negozi di generi alimentari, dove è obbligatorio l’uso per manipolare gli alimenti, sia da parte dei clienti che dei commessi.
DISTANZA: è necessario mantenere la distanza di sicurezz: tra le persone non conviventi dovrà sempre esserci almeno un metro (due metri in caso di attività fisica sportiva, un metro e mezzo nei mercati all’aperto)
ASSEMBRAMENTI: gli assembramenti pubblici restano vietati, e per i servizi di ristorazione è prevista la possibilità di consumazioni soltanto ai tavoli ed entro un orario prestabilito. Anche cortei e manifestazioni saranno possibili ma solo a distanza di sicurezza e con obbligo di mascherina. Sì alle riunioni in casa, purché non siano eccessivamente numerose o affollate.
VIAGGI ALL’ESTERO: dal 3 giugno, infatti ci si potrà anche muovere all’interno di tutti gli Stati membri dell’Unione europea; quei Paesi che hanno aderito all’accordo di Schengen. Pertanto, ci si potrà spostare da e per: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
FEBBRE: rimane l’obbligo fondamentale di rimanere in casa per chi lamenta un’infezione respiratoria o febbre con temperatura superiore ai 37,5 gradi.
Fonte: Filodiritto.it
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