Madonna D’Appari restaurata

“Un gioiello del patrimonio artistico dell’Abruzzo colpito dal terremoto del 6 aprile restituito alla comunità aquilana. Grazie all’impegno delle istituzioni e alla generosità delle donazioni, oggi anche gli affreschi all’interno del Santuario sono di nuovo visibili a tutti ed è stata finalmente restituita la fruibilità alla visita del pubblico di un patrimonio straordinario”. Lo ha dichiarato il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, che è intervenuto oggi alla conferenza stampa per la riapertura del Santuario della Madonna d’Appari a Paganica. È un monumento “adottato” dalla banca di Credito Cooperativo di Anagni, che ha finanziato un intervento sugli apparati decorativi con un contributo di 130 mila euro. Il recupero strutturale dell’edificio è stato invece finanziato con circa 52 mila euro del progetto “Una Chiesa per Natale”, curato dalla Struttura del Vice Commissario per la tutela dei Beni culturali, Luciano Marchetti. I lavori, progettati e diretti dalla storica d’arte Biancamaria Colasacco, della struttura del Vice Commissario, sono stati eseguiti dalla Società Cooperativa CBC (Conservazione beni culturali) di Roma.

Gli affreschi completamente restaurati prima del 2000, dopo il sisma sono stati messi in sicurezza con un provvidenziale intervento ad opera del gruppo ReSET recuperando frammenti caduti a terra e velinando porzioni pericolanti. La generosa sponsorizzazione della banca di Credito Cooperativo di Anagni ha consentito di sanare a fondo i distacchi presenti un po’ ovunque con una puntuale opera di consolidamento; sono stati altresì trattati i frammenti caduti e ricollocati ed è stata effettuata un’attenta revisione estetica del testo pittorico”. Uno sguardo particolarmente attento ha riguardato i problemi conservativi degli affreschi legati all’ubicazione stessa del santuario, incastonato nella roccia.

Da rilevare la partecipazione fattiva dei membri del Comitato della Madonna d’Appari che si sono spesi a vario titolo per portare il loro contributo. Parte del finanziamento è stato altresì utilizzato per una straordinaria manutenzione dell’organo storico, anch’esso già restaurato, che è complemento indispensabile delle celebrazioni liturgiche.

“E’ stato possibile riparare tutti i danni strutturali provocati dal sisma ed è stata consolidata la facciata” ha detto il Vice Commissario Marchetti. Come ha spiegato l’architetto Corrado Marsili, che ha coordinato i lavori, “sono state collocate delle fasce metalliche nella parte alta della chiesa, per bloccare e dare consistenza alle murature. Inoltre sono stati riparati i danni alla prima volta a vela non affrescata (il distacco della muratura e la lesione) e poi la volta è stata rinforzata”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Anagni, Cataldo Cataldi. La cerimonia di riapertura del santuario è prevista per domani, sabato 15 ottobre alle 11.00, alla presenza dell’arcivescovo, Monsignor Molinari.



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