Elena Aprile, la cacciatrice di particelle ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso

«Siamo cauti ma i risultati ci fanno sperare», dice Elena Aprile dalla Columbia University di New York. «Da più di un anno stavamo lavorando sui dati raccolti nei laboratori del Gran Sasso con il progetto Xenon1T — aggiunge — e le probabilità che ci sia qualche nuova, importante particella legata a una nuova fisica, sono rincuoranti. Anche se da scienziata devo tener conto di ogni possibile causa all’origine degli interessanti segnali rilevati, compreso quella che si tratti di un rumore di fondo legato alla presenza del trizio emesso dai materiali impiegati. Lo abbiamo verificato a lungo questo aspetto ma ancora non abbiamo la certezza per escluderlo». L’attesa per i risultati di quello che sta accadendo in Abruzzo, dove sono stati registrati «segnali anomali» nella caccia alla materia oscura, ha generato grande agitazione nella comunità dei fisici.

Continua a leggere sul CORRIERE DELLA SERA



Condividi

    



Commenta L'Articolo