Don Luca Capannolo lascia Paganica per una nuova destinazione

Dopo un anno di permanenza nella Parrocchia di Paganica il diacono Don Luca Capannolo è stato assegnato ad altro incarico dall’Arcivescovo Metropolita dell’Aquila Cardinale Giuseppe Petrocchi. Ieri nella chiesa degli Angeli Custodi, Don Luca ha rivolto alla comunità paganichese il suo saluto e ringraziamento. Il messaggio è stato postato anche sul suo profilo Facebook.



"Carissimi fratelli e sorelle paganichesi,
ebbene sì, siamo arrivati al momento dei saluti.
In questi ultimi giorni mi tornavano di continuo in mente moltissime immagini dell’anno trascorso insieme, le quali si succedevano come diapositive rapide e vivide.
Dodici mesi possono sembrare pochi, ma se sono vissuti pienamente - come li abbiamo vissuti noi - diventano un periodo importante di una vita, di un cammino, di una vocazione personale e comunitaria.
Ricordo ancora il primo giorno in cui sono giunto a Paganica, era di lunedì pomeriggio, e arrivai con la consapevolezza e la volontà di inserirmi in una parrocchia che ha fatto molto cammino e che ha dato tanto alla realtà locale e diocesana. Mi è bastato un pomeriggio per ritrovarmi a casa, per sentirmi parte di voi e da quel momento è stata gioia piena!
Ogni giorno passato a Paganica è stato ricco di sorprese e, con estrema franchezza, posso affermare che il Buon Dio è stato molto buono con me, sorprendendomi ogni giorno. Sono veramente onorato di aver servito con dedizione e devozione una parrocchia bella come lo è quella di Paganica.
Se dovessi riassumere il tempo passato con voi, mi accontenterei di due brevi e al contempo profonde parole: “insieme” e “grazie”.
Lavorando con voi ho scoperto l’importanza dell’essere una grande famiglia parrocchiale e la bellezza dei vari carismi e dei diversi cammini di fede: abbiamo fatto molti passi insieme e in questo cammino io ho avuto sempre il sentore e la certezza che non eravamo mai soli sulla strada e che Gesù camminava al nostro fianco. Parafrasando l’episodio di Emmaus anche noi, giunti a questa tappa, possiamo dire: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino?”.
Alla base di una buona relazione c’è sempre la gratitudine e, ve lo dico a cuore aperto, è veramente bello poter dire grazie a qualcuno. Vi sono immensamente grato per quello che tutti voi mi avete insegnato e dimostrato con gratuità e generosità. Il mio primo grazie va al Signore per avermi fatto conoscere voi e la vostra esemplare comunità, ringrazio anche il cardinale che un anno fa decise di inviarmi a Paganica.
Un grande ringraziamento va al parroco don Dionisio, che mi ha accolto e offerto numerosi insegnamenti e preziosi suggerimenti sulla vita sacerdotale, ma voglio ricordare anche i cari don Riziero e don Stefano.
Un immenso e infinito grazie va anche a tutta la parrocchia: cari paganichesi siete una bellissima comunità nella quale il seme del Vangelo continua ancora a germogliare e a fare prodigi. Grazie di cuore di tutto e per tutto!
Al termine di un percorso insieme è normale chiedersi cosa si lasci e cosa si porti con sé: io, senza alcun dubbio, lascio un pezzo del mio cuore a Paganica e so di lasciarlo in un luogo che sicuramente è e sarà capace di tenerlo stretto con sé; porto con me tante storie, volti, esempi, preghiere, porto con me tanta vita vissuta e fraternità condivisa in Cristo.
Ricordate la prima domenica quando presentandomi dall’ambone dissi di sentirmi già parte di voi: ebbene sì, sono e sarò sempre parte di voi come voi siete e sarete sempre parte di me.
Prego per voi e chiedo su tutti voi la protezione di san Giustino e della Madonna d’Appari.
Vi voglio un mondo di bene!"

don Luca Capannolo

 



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