Gran Sasso, viaggio nel cuore dei laboratori dove si cerca la materia oscura
Posted by Antonio Giampaoli | 2020-06-29 | Commenti: 3 | Letto 987731 volte
Un viaggio nella pancia della montagna. Lì dove, in cinque anni, dal 1983 al 1987, partendo da un’idea di Antonino Zichichi, sono stati scavati e realizzati i «Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare» («INFN»). Qui cento dipendenti e un migliaio di ricercatori provenienti da 29 Paesi diversi si alternano, senza sosta, per scoprire i segreti dell’universo. Siamo a due passi dalla falda acquifera che disseta due province (Teramo e L’Aquila) e a pochi metri dal tunnel autostradale che collega l’Adriatico al Tirreno. Da questo centro di ricerca sotterraneo, attualmente il più grande del mondo con un’area di 18 mila metri quadrati e un volume di 180 mila metri cubi , dove servono giacche e felpe perché la temperatura supera di poco i 7 gradi, pochi giorni fa è stato dato l’annuncio dell’ultima rivelazione del progetto «XENON1T» che cerca la materia oscura.
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