Prati di Tivo rischia la chiusura nel pieno della stagione estiva

La Regione Abruzzo ha avviato la procedura per la sospensione del pubblico esercizio alla società che gestisce gli impianti che permettono di arrivare dal versante teramano del Gran Sasso fino alla “Madonnina”, punto di partenza per ascese verso il Corno Piccolo, il Rifugio Franchetti e non solo. A partire da oggi ci sono trenta giorni di tempo per rispondere alla dura comunicazione del “Dipartimento infrastrutture, trasporti, mobilità, reti e logistica – Servizio reti ferroviarie, viabilità e impianti fissi”.
Si tratta di un vero e proprio sfratto che metterebbe in crisi un’attività che quest’anno non è mai partita, prima a causa della scarsa neve e poi per l’emergenza Covid-19 e che potrebbe portare alla morte della stazione turistica teramana del Gran Sasso.
Il problema principale della questione è mancato pagamento dei canoni di concessione da parte della Soc. Gran Sasso Teramano S.p.a., relativi ai terreni siti ai Prati di Tivo, appartenenti al Demanio Civico di Pietracamela, su cui insistono le attività scioviarie di proprietà dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Pietracamela.
Al fine di regolarizzare le inadempienze pregresse, già nell’anno 2014 fu sottoscritto un primo accordo, con il quale la Gran Sasso Teramano si impegnava a sanare i canoni pregressi peraltro mai onorati nonostante i ripetuti solleciti e alla definizione dei canoni futuri.
Diverse richieste di pagamento dei canoni sono state notificate negli anni dall’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Pietracamela, che, in assenza di riscontri protratti nel tempo e in mancanza delle necessarie risorse finanziarie, non ha potuto svolgere gli ordi lavori di manutenzione necessari sul territorio e realizzare opere pubbliche come programmato, problematica dalla quale è scaturita una giustificata protesta da parte dei frazionisti residenti nel Comune di Pietracamela.
Va detto che in tutta Italia, ai fini dello sfruttamento dei territori di competenza di Comuni o Amministrazioni Separate è necessario stipulare delle concessioni per lo sfruttamento delle aree di Demanio Civico con i soggetti che vanno ad utilizzare i territori stessi per un attività a scopo di lucro, che dal momento della sottoscrizione dell’atto sono titolati ad utilizzare detti terreni per gli usi previsti e ad onorare i canoni di concessione oltre tutti gli altri eventuali oneri contrattuali.

 



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