Quel tango appassionato nel “salotto paganichese”!

 - di Raffaele Alloggia -

 

Nei giorni scorsi impazzava sui social e non solo, un video della durata di appena un minuto, ma che raccontava la storia di un paese, Paganica. Un paese da cui la sera di quel 6 aprile, si sprigionò la forza furibonda di quel terremoto che distrusse il nostro centro storico, L’Aquila e l’esteso cratere sismico.

Oggi a distanza di oltre un decennio, anche quel “salotto”, così in varie circostanze ho avuto modo di definirlo, è quasi tornato a splendere della sua antica bellezza, per cui non poteva passare inosservato a chi pur nascendo altrove, ha calpestato quel luogo e porta nelle vene il sangue paganichese! Si, quella notte Omar e Maria Sara, non hanno ballato quel tango solo per loro, con maestria e passione; quelle emozioni in un contesto come quello, solo le “radici” sono capaci di estrarle dal corpo, per un paese ferito a morte e che pian piano, sta rinascendo!

E’ bastato un minuto per far sì che i ricordi d’infanzia di Omar, rammentassero la sua presenza in quella piazza nei giorni delle Feste Patronali e negli eventi importanti, affianco a sua madre Carla Rosati e papà Kamal Aberrà, lei docente all’Università per Stranieri di Perugia e lui medico dentista nella stessa Città. Dal punto di vista professionale, Omar ha seguito le orme di suo padre, è un affermato medico dentista ed ha lo studio a Perugia, è  Segretario Culturale dell’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) di Perugia per la quale ha fatto diverse missioni di volontariato all’estero.

Anche dopo il sisma che ha reso inagibile la casa in Via degli Angeli, i genitori di Omar, sono voluti rimanere a contatto con gli amici e parenti di Paganica costruendosi una villetta dove spesso ritornano in attesa della ricostruzione della loro bella casa.

Il nonno Luigi Rosati,  (per tutti Giggino) al quale Omar era molto legato, entrò in politica nel 1964 e fu chiamato da vari Sindaci a reggere le sorti di Paganica come Delegato municipale. Impegno a cui dedicò passione e capacità di mediazione, specie sulle questioni più scottanti che allora erano l’irrigazione dei campi e l’uso dei pascoli in montagna. Fu anche Assessore con la Giunta guidata da Tullio De Rubeis, reggendo l’impegnativo assessorato ai lavori pubblici, fino alla chiusura del suo mandato.

Grazie, Omar e Maria Sara, per averci fatto sognare il nostro paese ricostruito, in una calda notte d’estate della Perdonanza Celestiniana!



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