CASETTE PROVVISORIE, ARRIVANO I PRIMI SEQUESTRI

La Procura della Repubblica ha iscritto sei persone nel registro degli indagati e ha dato mandato alla Forestale di sequestrare cinque manufatti nella zona Ovest del capoluogo, viziati da irregolarità.  Il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) del Corpo forestale ha messo i sigilli ai fabbricati nelle località di San Sisto e San Giuliano. Il provvedimento della Procura dell'Aquila, che ha aperto un'inchiesta sulla questione "casette", ha evidenziato la totale difformità rispetto alla normativa edilizia e il mancato rispetto delle procedure stabilite dalle ordinanze emesse dopo il sisma del 6 aprile 2009. I manufatti mancavano praticamente tutte le autorizzazioni previste dalla nota delibera 58 del Comune dell'Aquila. Le casette sono spuntate a centinaia,  tanto che, secondo alcune stime, ce ne sono 4 mila in tutto il "cratere" e 2 mila nel capoluogo, metà delle quali si presume siano abusive. Le cinque “casette” sequestrate oggi all’Aquila dagli uomini della Forestale sono state realizzate sia in assenza di comunicazioni che in mancanza dei prerequisiti essenziali per accedere al diritto della fabbricazione dei manufatti temporanei. Quei manufatti sono stati realizzati anche in assenza di comunicazione al Genio Civile dell’Aquila a garanzia dell’idoneità strutturale. Le indagini hanno riguardato anche la verifica dei relativi aspetti tecnici e amministrativi posseduti dai titolati dei manufatti. Gli uomini del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf), in accordo con l’autorità giudiziaria, hanno concesso ai denunciati a piede libero il diritto d'uso degli immobili salvo diverse decisioni delle autorità competenti.

 



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