Otto settembre, l’armistizio

- di Paolo De Angelis -

 

8 settembre, l’armistizio. “«Ho superato i monti, guadato i fiumi, come la guerra li aveva superati e guadati in un urlo insano. Ho visto l'erba bruciata, i campi riarsi... perché tanta distruzione caduta sul mondo? Nessun pensiero umano può dare una risposta a un interrogativo inumano.. Quanti dovrebbero avere pietà! Allora non importerebbero la guerra, la sofferenza, la distruzione, la paura, se solo potessero da queste nascere alcune lacrime di carità umana. “. Sono le parole di mio padre che il 9 settembre fu preso prigioniero e trasferito nel più terribile  campo di concentramento tedesco, a Konigsbergen. La battaglia di Konisbergen fu la piu sanguinosa della II guerra mondiale e alla fine sul campo c’erano quasi mezzo milione di morti. Mio padre sopravvisse miracolosamente e dai miei post precedenti sapete molto sulle sue peripezie . Oggi quasi nessuna trasmissione ha ricordato quel giorno che per tantissimi soldati e quasi tutti i civili italiani fu l’inizio di un nuova tragedia, quando i tedeschi presero prigionieri i soldati italiani e lasciarono morte e distruzione tra la popolazione civile. Queste sono date in cui non ci si deve schierare politicamente, sono date da ricordare, da non dimenticare per gridare un NO alla guerra. Purtroppo mio padre aveva un timore… “ non importerebbero la guerra, la distruzione, la paura, se solo potessero da queste, nascere alcune lacrime di carità umana”… Già caro Babbo, non è nata nessuna lacrima di carità umana, gli uomini non hanno imparato nulla… o semplicemente se lo sono dimenticato.



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