LA NOSTRA STORIA - GLI AMBULANTI DEL PASSATO

- di Giovanni Altobelli -

 

Premessa. Fin dal dopo guerra quando i paesi del circondario aquilano erano abitati da tanta popolazione, prima che avvenisse l’emigrazione di massa, i paesi venivano frequentati da tanti ambulanti nei vari commerci. Io abitante fin da ragazzo a Filetto dell’Aquila nel corso della mia vita ne ho visti arrivare tanti nelle strade e nelle piazzette del paese. Tornando indietro con la memoria posso ricordare i tanti ambulanti del passato. Fruttivendoli: Ateo Panepucci anni 50/60 veniva con un “Ape” con tre ruote da Paganica. Maruccio fruttivendolo di Paganica anni 50/60. Il fruttivendolo “Mastracci detto Peetonnu” anni 50/60,  suonava con la trombetta e diceva “Jamo chi pesa”. Il famoso fruttivendolo Adriano Carusi di Paganica anno 1970/2005. Emidio Fiore fruttivendolo di Paganica anni 1965/70. Michele “occhiaccopato” e Lucia fruttivendoli di Camarda anni 50/60. Vinicio Moscardi fruttivendolo di Camarda veniva con ape anni 70/90. La fruttivendola Giovannina Scarcia fruttivendola di Paganica anni 60/80, dopo prese il suo posto il figlio Angelo Adornati fino al 2008. Villelmo Santella detto Santumarrone o gliu lupinaru di Tempera anni 60.  Rocco Corrente detto gliu lanaru di Montereale  frequentò Filetto dagli  anni 50 anni fino al 2015. Antonio Pappalepore di Paganica “anni 50/60” commerciante di stoffe. Damiano  Masciovecchio vendeva le stoffe dal 1947, all’inizio veniva col carretto da Paganica, dopo gli anni 50 acquistò un camion e veniva col figlio Ugo, poi anche gli altri due figli Corradino e Enzo fino al 1980. Lo stagnino o callararu veniva dall’Aquila,  anni 50/60. Gliu Saponaro “detto il Toscano” vendeva saponette, creme, profumi e chincaglierie varie veniva dall’Aquila anni 60. Ernesto Petricca detto u macellaru, commerciante di agnelli di Paganica anni 50/60. U Porcaro “Donato” di Fagnano anni 60/80. Marietta e suo marito Giovanni Altobelli mio omonimo di Francavilla detto U Zoccolaro “ritirava ferri vecchi” anni 50/60 di Camarda. Fernando Succittidetto U Piattaro” anni 60/90 di Paganica. Ennio e Biagio Santavicca “gliu callararu” ferramenta di Barisciano anni 60/90. Vincenzo Iafrate “biancheria” di San Demetrio anni 70/2000.  Luigi Faccia detto Ucavallaru, vendeva carne fresca durante le feste importanti in paese anni 60. Livio Urbani “vendeva scarpe” Poggio Picenze anni 60/90. Giuseppe Ferella  detto Uscarparegliu: riparava e vendeva scarpe anni 60/80 di Tempera, ( partigiano durante la guerra).   Mario Cordivani di Paganica “vestiario anni 70/80. Andrea Menchini e Teresa “Campli” Teramo  vendevano vestiti  anni 70/90. L’ogliararo Pacifico di Ofena, veniva dal 1955/1970 col un mulo carico di taniche di olio, faceva il seguente percorso: Ofena, Castevecchio Calvisio, S. Pio delle Camere, Barisciano Filetto.  Ugolino e Alfonso Pasqua “alimentaristi” di Paganica 1945/2007.  La “Cenciara  Giuseppina” veniva con un motorino da Vallepretara  (L’Aquila),  vendeva (aghi, spille e specchi, gomitoli di fili, forbici, elastici e varie).  Zimè commerciante di vino e uva veniva dall’Aquila anni 50/60.  Gliu pellaru,  acquistava le pelli degli agnelli in cambio dava  scarpe usate, vecchi anfibi militari,  stivaletti da donna e stivali da uomo e pantaloni, veniva con un vecchio sidecar dall’Aquila. Da San Giacomo veniva Durante e Lorenzo detto “cogliustortu” acquistava roba vecchia in cambio dava ombrelli e vecchi vestiari militari  “anno 50/55”.  Oggi la gente acquista ai moderni supermercati e negozi, siamo  appena vicini otto Km  da Paganica e 16 dall ’Aquila. Qualche ambulante ancora viene come l’alimentarista di Barisciano Giovanni Maurizi che serve i vari quartieri del paese, anche Domenico il fruttivendolo di Paganica e il marocchino “Mustafà” che vende vestiti da donna. Conclusioni di questo racconto. Gli ambulanti a Filetto dell’Aquila nel passato ne sono venuti tanti come anche negli altri paesi del circondario. Questo semplice racconto è solo per ricordare la vita del passato nel paese quando ancora c’era tanta gente, sono ricordi dell’infanzia di un tempo che fù.

 

Collezione fotografica storica di Giovanni Altobelli



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