Call Center: Biondi, "C2C gioca con la vita dei lavoratori"

“È sconcertante l’atteggiamento di chi ritiene, inopinatamente, di poter giocare con la vita di decine di lavoratori che da mesi attendono una risposta sul proprio futuro lavorativo. I 170 lavoratori del call center C2C meritano rispetto: il sottoscritto e l’amministrazione saranno al loro fianco in questa lunga e complessa vertenza. A questa si aggiungono situazioni paradossali, come quelle di lavoratrici che, a causa di cavilli burocratici di cui l’azienda non si è minimamente interessata, non riescono ad accedere al sistema di ammortizzatori sociali Naspi rimanendo legate a quello della Fis, pagata poco e male. Una situazione non più sostenibile a fronte della quale è auspicabile che la committenza Wind3 incontri le parti sociali al più presto e intervenga prontamente per mantenere i livelli occupazionali e affinché la commessa ritorni all'Aquila, garantendo serenità e certezze a donne e uomini di un territorio che ha già scontato gli effetti fortemente negativi della crisi economica legata al sisma del 2009, amplificati ulteriormente dalla pandemia da coronavirus”, conclude Biondi.

 



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