Il presidente della Regione Abruzzo in conferenza stampa sull'ordinanza della zona arancione

"Se io avessi atteso che la cabina di regia si fosse riunita venerdì 20 novembre, poi il sabato l'ordinanza, che va in vigore dal lunedì, noi saremmo entrati in zona rossa otto giorni dopo che il Gruppo Tecnico Scientifico ci aveva lanciato l'allarme. Abbiamo guadagnato molti giorni, nei quali avremmo accumulato centinaia e centinaia di casi in più, che sarebbero stati molto più lunghi da smaltire dopo.

 

Adottando la nostra ordinanza il 16 con decorrenza 18, già nel report della settimana successiva, cioè dal 27, eravamo arancioni.
    Significa che quei giorni in cui ci siamo fermati per tempo hanno avuto un effetto importante", puntualizza così il presidente della Regione Abruzzo in conferenza stampa sull'ordinanza che ripristina la zona arancione.
    "Per questo dico a Governo, serenamente, senza polemica, di rivalutare questa situazione: non c'è bisogno di aspettare tutti e 21 i giorni che qualcuno ha deciso che servono assolutamente, creando fibrillazioni e tensioni inopportune", conclude.



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