Casette post sisma, il Governo ha impugnato la legge della Regione Abruzzo

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha impugnato la legge della Regione Abruzzo n. 29 del 13/10/2020, recante “Modifiche alla legge regionale 12 aprile 1983 n. 18 (Norme per la conservazione, tutela, trasformazione del territorio della Regione Abruzzo), misure urgenti e temporanee di semplificazione e ulteriori disposizioni in materia urbanistica ed edilizia”.
L’emendamento era stato presentato dal consigliere regionale di Azione politica Roberto Santangelo, e recita: “I comuni abruzzesi delle aree dei crateri sismici 2009 e 2016, nell’ambito della propria potestà pianificatoria e regolamentare in materia, possono adeguare i rispettivi strumenti urbanistici, anche in deroga al limite di dimensionamento dei piani, al fine di ricomprendere in aree edificabili, i lotti interessati da strutture a manufatti temporanei realizzati a seguito degli eventi sismici, a condizione che gli stessi siano conformi a titoli autorizzativi e/o comunicazioni previsti ovvero alla normativa emergenziale emanata a seguito degli eventi sismici. L’adeguamento in deroga è limitato alle volumetrie effettivamente realizzate”.

Così in una nota Roberto Santangelo, Vicepresidente vicario del Consiglio Regionale dell'Abruzzo commenta il provvedimento del Governo:

"Apprendiamo che il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri ha impugnato la L.R. n.29 del 13.10.2020, facendo una serie di osservazioni, in particolare sull’articolo 23 riguardante le cosiddette case rifugio del sisma 2009 e 2016. L’impugnativa del governo si basa su considerazioni fatte dagli uffici del Mibact, nelle quali si contesta una volontà del legislatore regionale di aggirare i vincoli paesaggistici e idrogeologici. In realtà il problema di queste osservazioni si trova nelle differenze normative tra il sisma 2009 e quello 2016. Infatti, sulla questione casette sisma 2016 lo Stato, con legge propria, aveva autorizzato la realizzazione di manufatti temporanei su terreni con qualsiasi destinazione d’uso, unica condizione per la costruzione era la completa disponibilità e proprietà del bene; per quanto riguarda invece le casette del sisma 2009, grazie alla delibera 58 del comune di L’Aquila, la costruzione di questi manufatti veniva limitata soltanto su aree prive di vincoli paesaggistici ed idrogeologici. Stiamo lavorando per modificare la normativa e renderla coerente con le osservazioni pervenuteci dell’impugnativa del governo e da quanto già segnalato dal Mibact. Ciò premesso sono convinto che la materia andava e va affrontata. Dopo 11 anni la politica deve assumersi la responsabilità di dare risposte ai cittadini".
 



Condividi

    



Commenta L'Articolo