Consiglio Comunale a Bruxelles per zfu: continuano i lavori

Il Consiglio comunale, riunito nella capitale europea, ha approvato un documento in sostegno all’istituzione della zona franca urbana per la città dell’Aquila. In particolare l’assemblea ha deliberato “di impegnare le istituzioni italiane a porre in essere tutte le azioni finalizzate al rapido perfezionamento dell’iter volto all’istituzione della zona franca urbana nell’ambito territoriale della città dell’Aquila, di provvedere – come recita ancora il documento – l’incremento delle risorse individuate, da coordinarsi con gli aiuti di Stato e con gli ulteriori strumenti di programmazione disponibili, di assicurare l’accesso ai benefici previsti anche alle imprese già operanti sul territorio, di annoverare tra i possibili destinatari anche i professionisti, sia in ragione degli effetti negativi della situazione emergenziale post sisma, sia ai fini di poter incrementare l’occupazione nelle attività intellettuali, tecniche e amministrative”. Il Consiglio ha deliberato inoltre “di impegnare il sindaco e la giunta comunale a sostenere con ferma decisione le attività volte a realizzare con ogni possibile urgenza le azioni finalizzate all’iniziativa consiliare”. “Al fine di concorrere alla ripresa e allo sviluppo economico – recita il documento in premessa – è fondamentale incentivare gli investimenti produttivi, l’incremento occupazionale e contenere la spinta ai flussi migratori della città connessi alle disastrose conseguenze cagionate dal sisma. Con la legge cosiddetta sul Terremoto (2 giugno 2009, n. 77), per rafforzare e rivitalizzare il tessuto economico della città dell’Aquila, che manifesta preoccupanti fenomeni di degrado urbano e sociale, è stata prevista la possibilità di istituire una Zona franca urbana, quale fondamentale strumento di importanza strategica per fronteggiare la persistente situazione emergenziale e che le agevolazioni dovranno e interessare per quanto possibile anche le imprese già operanti sul territorio. Il Ministero dell’Economia e quello delle Politiche sociali hanno determinato le condizioni relative alla Zona franca urbana, che il Governo ha proposto alla Commissione europea. Il sistema della Zona franca – si legge ancora nel documento – nel grave contesto determinato dal sisma, andrebbe individuato, ove possibile, in deroga al parametro abitativo anche alla luce del nuovo assetto socio-demografico-territoriale venutosi a delineare e che debba ineludibilmente considerare anche le categorie non direttamente ricomprese tra i beneficiari, quali ad esempio i professionisti, che risentono degli effetti negativi della situazione post sisma senza, per contro, poter usufruire degli aiuti previsti in favore delle imprese”.
Il Consiglio ha recepito un emendamento proposto dall’europarlamentare David Sassoli, finalizzato alla costituzione di un tavolo tecnico e politico permanente a Bruxelles, per aiutare il lavoro che dovranno continuare a svolgere le istituzioni locali.
 



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