Muore Mario Cravero, volontario nel post-sisma del Corpo Militare della Croce Rossa

Lutto anche a nell’aquilano per la morte a Torino di Mario Cravero, volontario del Corpo Militare della Croce Rossa. Era arrivato a L'Aquila sin dai primissimi giorni dopo il terribile terremoto del 6 aprile 2009 e vestiva la stessa mimetica e il basco nero  del maresciallo Giacomo Rivera, responsabile nel campo sfollati di di Assergi. Era amico di tutti i terremotati:  dello scrivente Tenente Carmelo Marotta, sanitario del campo di Camarda, del Tenente Dario Mangolini, responsabile sanitario della segreteria del C.o.m. 5, del Sottotenente Marcello Gubiotti, del Maggiore Michele Armenia e dei militi Finanza (recentemente richiamati in servizio per l' emergenza Covid 19 al ME.O.F di Fondi) che sono addolorati per la scomparsa del caro commilitone. Mario si era distinto per la sua bravura con i mezzi meccanici e per la sua bontà con la collettività Aquilana gravemente colpita dal Sisma. Era rimasto fino alla chiusura del campo Finmek di L'Aquila e quello di Centi Colella dove lavorava a fianco di Marcello Gubiotti. Come altri logisti aveva sempre l'occhio vigile su tutti i mezzi semoventi del Corpo, utilizzati anche con L'Esercito Italiano per riaprire la strada Provinciale che da Assergi porta al Vasto, innevata dalla valanga causata dal terribile sisma. Faceva parte di quel ristretto numero di militari addestrati per far fronte a qualsiasi emergenza, come gli impieghi operativi fuori area, disastri, epidemie e ogni emergenza.



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