Gli Scarsella di Filetto dell'Aquila

 GIUSEPPE SCARSELLA

(Personaggio del 9oo di Filetto dell'Aquila

 

di Giovanni Altobelli

Premessa. Prima di raccontare gli “Scarsella di Filetto”, vorrei accennare qualcosa sul significato e il riferimento di questo cognome. La “scarsella” è una borsa di cuoio o di stoffa per trasportare denaro o oggetti preziosi, inoltre la “scarsella” è un’abside di piccole dimensioni a forma di rettangolo o quadrato che sporge all’esterno. Il cognome Scarsella in Italia si trova soprattutto in (Campania, Abruzzo, Puglie, Molise, Lazio e Veneto), vi sono circa 360 famiglie con questo cognome.

Gli Scarsella di Filetto.

Giuseppe Scarsella nasce a L’Aquila il 2/10/1885 è figlio di Luigi Scarsella proveniente da “Genzano di Sassa” il quale nell’800 sposa la paganichese Teresa Ciucci. Il giovane Giuseppe Scarsella viene educato dalla famiglia a Paganica e mandato a scuola a L’Aquila di arte e mestieri. Il giovane abbastanza intelligente, ha una vena artistica nella lavorazione del legno. Già da giovane viene soprannominato “Mastru Peppe” diventa un vero personaggio e artista del 900. Dopo il 1910, si trasferisce a Filetto facendo la sua prima comparsa, conobbe la giovane filettese “Carmina Altobelli” nata il 17/4/1886, comunemente chiamata sempre nella sua vita “Sofia”.  Giuseppe Scarsella si unisce in matrimonio con la giovane Carmina Altobelli il 17/01/1910, da questo matrimonio prima degli anni venti nascono due figlie: (Esilde detta Sirda nata il 25/7/1914 che sposa Remo Ruggeri di Camarda e formano la propria famiglia), la seconda (Giuditta nata il 10/11/1917, sposa Giovanni D’Alessandro di Mascioni (AQ)  e formano la famiglia). Ai coniugi Carmina e Giuseppe Scarsella dal 1920 in poi, nascono quattro figli maschi. Il primo figlio è Franco Scarsella nato il 7/4/1920, giovanissimo durante la Seconda Guerra Mondiale muore all’età di venti anni il 17/4/1940 in Egitto a Sidi El Barrani, dopo un attacco dell’esercito britannico. Il secondo figlio maschio Clemente Scarsella nasce il 13/9/1922 da giovane sposa la filettese Antonietta Cupillari nata il 13/6/1926 e forma la famiglia. Il terzo figlio maschio Luigi Scarsella nasce il 22/6/1927 da giovane sposa la filettese Rita Cupillari nata il 26/2/1931, la coppia forma la loro famiglia. Il quarto figlio maschio, Elpidio Scarsella nasce il 26/10/1929, sposa Concetta Cardelli nata a Santo Stefano di Sessanio (AQ) IL 28/5/1940, formano la loro famiglia. Devo precisare in questo mio racconto su “Giuseppe Scarsella che i tre figli maschi: (Clemente, Luigi e Elpidio), per onorare il vecchio padre “Giuseppe”, hanno riallevato i loro figli con il nome diGiuseppe”. Inoltre, il figlio Clemente Scarsella al suo primo figlio maschio gli ha dato il nome “Franco” per onorare il fratello morto nel 1940 in guerra che come mestiere nella sua vita ha svolto il lavoro del falegname come il nonno Giuseppe. Mentre per quanto riguarda la vecchia Carmina Altobelli: per onorare il suo nome Carmina è stato dato alla figlia di Elpidio Scarsella, invece Sofia nome ricorrente è comunemente chiamata fra la gente è stato dato alla figlia di Luigi, scomparsa qualche anno fa. Fin qui ho cercato di ricostruire in linea di massima la storia anagrafica degli “Scarsella di Filetto”.

Ricordo di Giuseppe Scarsella detto “Mastru Peppe”.  Ormai Giuseppe Scarsella, ha messo le radici a Filetto, all’inizio abita in Via Camarda n. 9 dove ha la prima bottega, poi successivamente acquista un terreno vicino Piazza delle Aie, dopo la guerra con l’aiuto dei figli costruisce una grande casa per tutta la famiglia. Questo piccolo uomo del 900 è stato un vero artista, come io l'ho conosciuto da ragazzo e come mi hanno raccontato i vecchi di una volta. Giuseppe Scarsella aveva una tempra eccezionale, aveva degli occhi vispi e furbi, pronto allo scherzo e alle facili battute e risposte, portava sempre il sigaro in bocca. Da tempo era diventato un bravo artigiano, apre una piccola falegnameria sotto casa.  Realizza per tante famiglie filettesi, comò, comodini, armadi, sedie in legno, cornici, casse da morto ed altro, oltre ad essere anche un bravo muratore. Si dedica alla restaurazione di pitture, fra le quali una Madonna in una casa di una famiglia agiata di Pescomaggiore.  Negli anni venti partecipò con altri filettesi alla realizzazione di: “Fonte Pantani” nella Piana di Fugno. Dopo gli anni 50 con l’aiuto del figlio Luigi apre una “Fiaschetteria” in Piazza dell’Aia. Realizza e gestisce un piccolo campo di bocce, dando divertimento a giovani e vecchi nei periodi estivi. L’anno 1953 gli viene concesso il primo telefono pubblico. Verso la fine degli anni 70 la fiaschetteria viene trasformata in bar con generi alimentari. Il figlio Luigi Scarsella, da giovane essendo poliziotto nel novembre del 1951, partecipa all’alluvione del Polesine nella città di Rovigo nello straripamento del Po. Sempre il figlio Luigi Scarsella, abbandonata la Polizia, nei primi anni 60 va a lavorare per un breve periodo in Australia, appena tornato in Italia diventa per oltre 35 anni impresario edile, costruendo e ristrutturando diverse case a Filetto e altrove, facendo anche lavori per il Comune dell’Aquila. Il vecchio Giuseppe Scarsella “Mastru Peppe” aveva trascorso la sua vita dignitosamente dando un buon seguito a tutti i figli e alle loro famiglie, muore il 28/4/1969, dopo 14 anni il 24/11/1983, morirà anche sua moglie Carmina Altobelli.

Per concludere questo mio racconto.

Il vecchio Giuseppe Scarsella, detto “Mastru Peppe” ha lasciato la sua eredità artistica a suo nipote, figlio di Luigi chiamato come Lui: Giuseppe Scarsella classe 1956, il quale lavora da tanti anni come funzionario presso la Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici dell’Aquila. Nella sua vita si dedica nel tempo libero a costruire plastici di presepi artistici sulla tradizione contadina del nostro Abruzzo paesano. L’anno 2009 ha scritto un libro: “Tradizioni e cultura contadina”, molte copie oltre ad essere diffuse in Abruzzo, sono arrivate anche in America, Australia e Francia. Quindi con questo racconto si può certificare che il vecchio Giuseppe Scarsella e il giovane Giuseppe Scarsella hanno le stesse similitudini dell’arte è hanno in comune il proprio DNA. Inoltre di questa grande famiglia degli “Scarsella di Filetto” il pronipote del vecchio Giuseppe Scarsella, nipote di Clemente e figlio di Franco che riporta il nome del nonno e si chiama “Clemente Scarsella” è diventato un fotografo d’arte, un vero professionista specializzato in servizi matrimoniali e regista, quindi anche questo giovane ha il DNA del capostipite degli Scarsella di Filetto. La grande unità della famiglia del passato non esiste più, oggi va tutto scomparendo.

 

               Collezione fotografica storica di Giovanni Altobelli



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