Il capo della polizia entra nella squadra di governo come sottosegretario

L’ex prefetto dell’Aquila entra nella squadra di governo, il Consiglio dei ministri ha nominato Franco Gabrielli sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Mario Draghi, alla guida del governo, ha affidato la delega all'intelligence al capo della Polizia. Il 6 aprile 2009, all'indomani del sisma che ha devastato il capoluogo abruzzese, viene nominato prefetto dell'Aquila e vice commissario vicario per l'emergenza terremoto. In quella veste, gestirà anche la sicurezza del Vertice G8 svoltosi nella Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di Coppito nell'estate 2009. Nel maggio 2010, assume l'incarico di vice capo Dipartimento della protezione civile di cui diviene capo dipartimento, gestendo le emergenza del sisma nella Pianura Padana e le procedure per il recupero e la messa in sicurezza della Costa Concordia, a seguito del naufragio dell'inverno 2012. Il 3 aprile 2015 viene nominato prefetto di Roma. Il Consiglio dei ministri del 29 aprile 2016 lo nominato capo della Polizia-Direttore generale della Pubblica Sicurezza.
Il 23 settembre 2016 all’Auditorium Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, si è svolto a L'Aquila un importante Convegno Nazionale che ha visto tra i protagonisti l’allora Capo della Polizia dott. Franco Gabrielli e i massimi esperti in Italia di safety, security ed intelligence.

VI RIPROPONIAMO L'INTERVENTO DEL DOTT. GABRIELLI

In questo link, tutti gli atti del convegno: "Sicurezze integrate nel sistema Italia"


"La nostra straordinaria lingua - ha esordito il capo della Polizia Gabrielli - così ricca di sfumature in questo caso paga un limite rispetto a quella inglese, perché non distingue tra security e safety, per noi sicurezza è un concetto indistinto. Lo dico anche perché la mia carriera professionale mi ha portato ad attraversare i tre mondi della sicurezza, la safety, perché sono stato capo dipartimento Protezione civile, ho poi diretto un'agenzia di intelligence, e oggi sono al vertice della security nazionale, come direttore generale della pubblica sicurezza. E dico dunque che questi tre mondi, questi tre diverse sfaccettature del mondo della sicurezza devono trovare un punto di sintesi, la minaccia è globale e la risposta deve essere integrata, per l'elementare logica secondo la quale è solo l'unione che fa la forza". Ed ha evidenziato che l'Italia "nel mondo dell'intelligence abbiamo raggiunto un livello di integrazione che non ha pari nel mondo. Tutto ruota intorno alla condivisione dell'informazione".



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