Pasqua in zona rossa: ecco cosa si può fare

Secondo quanto stabilito dal decreto legge in vigore dal 6 marzo, nei giorni 3, 4 e 5 aprile tutta Italia sarà in zona rossa. Per Pasqua e Pasquetta, dunque, regole e restrizioni ma con qualche concessione. Per esempio, soltanto in quei tre giorni, sarà possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione. Possono muoversi non più di due adulti insieme (con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi) tra le ore 5 e le 22.

Per quanto riguarda le seconde case, le Faq del governo spiegano che ci si può andare in qualsiasi fascia di colore si trovino. Può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Inoltre bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021. Il rientro in queste case è consentito che si trovino dentro o fuori regione

Per quanto riguarda invece i ricongiungimenti, poiché durante le festività pasquali valgono le regole della zona rossa, come specificano le Faq pubblicate dal governo, è possibile raggiungere il coniuge o il partner se vive in una città o in una regione diversa per esigenze di lavoro o per altri motivi. Questo purché il luogo scelto per il ricongiungimento coincida con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione

Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto scegliendo sempre il più vicino a casa. Infatti, l’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro

Nell’area rossa è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza

In ogni caso, precisa il sito del governo, è consentito lo spostamento anche fuori dal Comune o dalla Regione di residenza per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità oppure per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione



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