ASSERGI E LA SUA STRINA - di Eugenia Vitocco -
Posted by Antonio Giampaoli | 2021-03-28 | Commenti: 3 | Letto 988524 volte
- di Eugenia Vitocco -
Son tornata da te ASSERGI TANTE VOLTE e nel 1984 in pieno inverno e propriamente in quel periodo quando Monte Cristo e Valle FREDDA FANNO GUERRA tra di loro. Si scontrano, combattono, fanno tanto rumore, generando un vento così furioso e potente da raggiungere Assergi, e lo invade oltrepassando anche l'altezza delle mura che lo circondano, costruite a tal proposito in altri tempi a motivo di difesa dei venti e dei ladroni che saccheggiavano l'Abruzzo. Un vento talmente forte e veloce da farci rimanere serrati nelle nostre case per tre giorni circa ed il motto di tutti era
Attraversammo la vecchia strada carrozzabile, lì lungo Le Roscie`, cosi bella illuminata da tanti lampioni che con quella neve e con quel vento, si era trasformata in uno scenario panoramico, paradisiaco meraviglioso un paessagio da fiabe da aggiungere alla collezione delle favole
Arrivammo sotto l'arco della Porta e istantaniamente risentii il fischio di quei due venti che lottavano tra di loro sotto quei archetti e in quelle viuzze come due giganti in lotta per dimostrare a noi la loro potenza a la maestosità dei nostri monti "Il Gran Sasso." E` stato così bello riviverlo nella realtà dopo tanti anni vissuti lontano, conservandolo nei nostri cuori solo come cari ricordi, ma sempre vivi; sono la forza di noi stessi, del nostro IO e di Assergi e di quel luogo dove avremmo voluto vivere ed anche morire. Il progresso purtroppo ci ha portato lontano e quando lasciammo te Assergi, la STRINA ci accompagnò fin sotto la curva, vicino le grotte di Chiochia, dove si rigirò salutandoci augurandoci "BUONA FORTUNA" e dicendoci "Io sarò sempre con voi, nei vostri cuori." Da lì si è ritirata a VALLE FREDDA E A MONTE CRISTO, a riposare nel suo covo per recuperare forza ed energia per riapparire al prossimo inverno nello stesso tempo e nello stesso mese. In quei tre giorni di STRINA e di vento Assergi odorava di polenta e salsicce e non so il perchè tutto aveva un sapore diverso e buonissimo. Forse quel vento agisce ed agiva da aspirapolvere e purificava l'aria, la rinnovava a tal punto da migliorare anche il sapore dei nostri pasti giornalieri. Sostammo li' a L'Aquila per alcuni giorni e sentii la necessità di condividere la gioia di questa mia permanenza invernale con una mia compagna di giovinezza residente a TREVISO. Le telefonai e ci salutammo con tanto affetto, parlammo un po` delle nostre famiglie e poi mi disse
Assergi, tu sei un tesoro, chiuso nei nostri cuori per l'eternità. Io conservando ancora una certa lucidità mentale nei miei ultra anni, cerco di palesare agli altri i nostri sentimenti su quel piccolo angolo che ci ha dato i Natali. "A TE ASSERGI" noi in terre lontane abbiamo cercato di ritrovarti in qualche parte nel mondo con esito negativo; tu sei li` dove noi siamo nati e da dove siamo partiti. SIAMO VISSUTI sognando di ricostruirti altrove. Un sogno irrealizzabile e svanito. Tu sei sempre li` ad aspettarci con i tuoi meravigliosi panorami e con la TUA STRINA che nasce a Monte Cristo e VALLE FREDDA.
Grazie Assergi.
Eugenia Vitocco, USA
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