ASSERGI E LA SUA STRINA - di Eugenia Vitocco -

- di Eugenia Vitocco -

 

Son tornata da te ASSERGI TANTE VOLTE e nel 1984 in pieno inverno e propriamente in quel periodo quando Monte Cristo e Valle FREDDA FANNO GUERRA tra di loro. Si scontrano, combattono, fanno tanto rumore, generando un vento così furioso e potente da raggiungere Assergi, e lo invade oltrepassando anche l'altezza delle mura che lo circondano, costruite a tal proposito in altri tempi a motivo di difesa  dei venti e dei ladroni che saccheggiavano l'Abruzzo. Un vento talmente forte e veloce da farci rimanere serrati nelle nostre case per tre giorni circa ed il motto di tutti era > Come era piacevole il dormire mentre sentivamo il suo muggire sotto quei archetti e nei vicoletti generando mulinelli vorticosi con suoni che si fondevano creando un'atmosfera spaventosa ma cosi ben gradita: sembravano urla di spiriti maligni urlanti di ritorno tra noi per dirci: > <>non so il perchè ma ogni anno torna e tornava allo stesso mese e allo stesso tempo e per noi è ed era una ricorrenza di Madre Natura che aspettavamo e se non si faceva risentire ci mancava, era la rappresentazione del nostro inverno con la neve; la portava anche sotto gli archi dove l'accumulava e vi rimaneva fino a Maggio. Tornando rientrammo nel nostro territorio Assergese dall'autostrada, dove attraversandola La Strina con la sua immensa furia ci fece girare la macchina a mulinello due volte, e all'altezza delle FICARA,  ce la vedemmo con un pò di terrore ma ciò nonostante arrivammo al casello autostradale per riaggiungere Assergi ed il suo abitato gia semi abbandonato, il vecchio Assergi quello che io lasciai tanti tanti anni fa.
Attraversammo la vecchia strada carrozzabile, lì lungo Le Roscie`, cosi bella illuminata da tanti lampioni che con quella neve e con quel vento, si era trasformata in uno scenario panoramico, paradisiaco meraviglioso un paessagio da fiabe da aggiungere alla collezione delle favole >.


Arrivammo sotto l'arco della Porta e istantaniamente risentii il fischio di quei due venti che lottavano tra di loro sotto quei archetti e in quelle viuzze come due giganti in lotta per dimostrare a noi la loro potenza a la maestosità dei nostri monti "Il Gran Sasso." E` stato così bello riviverlo nella realtà dopo tanti anni vissuti lontano, conservandolo nei nostri cuori solo come cari ricordi, ma sempre vivi; sono la forza di noi stessi, del nostro IO e di Assergi e di quel luogo dove avremmo voluto vivere ed anche morire. Il progresso purtroppo ci ha portato lontano e quando lasciammo te Assergi, la STRINA ci accompagnò fin sotto la curva, vicino le grotte di Chiochia, dove si rigirò salutandoci augurandoci "BUONA FORTUNA" e dicendoci "Io sarò sempre con voi, nei vostri cuori." Da lì si è ritirata a VALLE FREDDA E A MONTE CRISTO, a riposare nel suo covo per recuperare forza ed energia per riapparire al prossimo inverno nello stesso tempo e nello stesso mese. In quei tre giorni di STRINA e di vento Assergi odorava di polenta e salsicce e non so il perchè tutto aveva un sapore diverso e buonissimo. Forse quel vento agisce ed agiva da aspirapolvere e purificava l'aria, la rinnovava a tal punto da migliorare anche il sapore dei nostri pasti giornalieri. Sostammo li' a L'Aquila per alcuni giorni e sentii la necessità di condividere la gioia di questa mia permanenza invernale con una mia compagna di giovinezza residente a TREVISO. Le telefonai e ci salutammo con tanto affetto, parlammo un po` delle nostre famiglie e poi mi disse > Io risposi non adesso perchè in Assergi c'è la STRINA e lei in lacrime mi rispose <è quello che vorrei rivivere.> Compresi e capii la sua emotiva espressione nostalgica perchè è la stessa e LA MEDESIMA che io conservo nel mio cuore da molti anni.


Assergi, tu sei un tesoro, chiuso nei nostri cuori per l'eternità. Io conservando ancora una certa lucidità mentale nei miei ultra anni, cerco di palesare agli altri i nostri sentimenti su quel piccolo angolo che ci ha dato i Natali. "A TE ASSERGI" noi in terre lontane abbiamo cercato di ritrovarti in qualche parte nel mondo con esito negativo; tu sei li` dove noi siamo nati e da dove siamo partiti. SIAMO VISSUTI sognando di ricostruirti altrove. Un sogno irrealizzabile e svanito. Tu sei sempre li` ad aspettarci con i tuoi meravigliosi panorami e con la TUA STRINA che nasce a Monte Cristo e VALLE FREDDA.

Grazie Assergi.

Eugenia Vitocco, USA



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