LE RICETTE DELLA NONNA - PIZZE DI PASQUA

- di Alfonso Cisterna -

 

Per riscoprire le RICETTE TRADIZIONALI di ASSERGI S'ABBOTTA...LE RICETTE DELLA NONNA, Vi propongo la preparazione di un dolce dal mio ricettario, che si mangia come la tradizione vuole accompagnato da affettati e uova lesse nella classica colazione del giorno di Pasqua.
PIZZA DI PASQUA
Ingredienti 1 pizza

    1 kg. farina 00
    200 gr. Zucchero
    n.2 bustine di lievito di birra disidratato
    n.5 uova intere
    n.1 bicchiere di latte intero
    n.1 bicchiere di olio di arachidi
    n.2 tuorli
    20 gr. palline colorate per guarnire
    sale q.b.
.Prepariamo:
miscelare la farina con lo zucchero, il lievito, il pizzico di sale, poi su una spianatoia stendete la farina a cerchio precedentemente miscelata, versateci dentro le uova, il latte, l’olio e impastate a mano formando un panetto morbido, se dovesse risultarvi troppo umido aggiungete eventuale farina. Prendete una bacinella molto capiente versateci dentro una spolverata di farina e poneteci dentro il panetto a lievitare, visti i tempi lunghi di lievitazione e le dimensioni che tenderanno a triplicare mettete la bacinella in un luogo riparato e coprite l’estremità con un canovaccio e lasciate riposare per 6/8 ore circa. Passato il tempo stabilito su una spianatoia stendete la farina e rilavorate il panetto per qualche istante e lasciate rilievitare nell’attesta che il forno raggiunga la temperatura di 180°gradi, predente un testo metteteci sopra un foglio di carta da forno ponete sopra il panetto e infornate per  45 minuti in modalità statica, nel frattempo sbattete in una ciotola due tuorli aggiungendo un cucchiaino di zucchero e 5 minuti prima del termine cottura, rapidamente togliete dal forno la pizza e con un pennellino stendete sopra il tuorlo uniformemente e versate le palline a pioggia e rinfornate per il tempo restante di cottura.

Questa invece è la ricetta base, per la preparazione della Colomba Pasquale, evitando così i lunghi tempi di lievitazione con la praticità di farcire e aromatizzare la Colomba a vostro gradimento, ottenendo sicuramente un ottimo risultato.

COLOMBA PASQUALE
Ingredienti 1 colomba
    n.4 uova intere
    440 gr. farina 00
    100 gr. burro
    200 gr. zucchero
    n.1 bustina di lievito istantaneo
    n.1 bicchiere di latte
    n.1 stecca di vaniglia
    n.1 stampo da colomba monouso
    50 gr. mandorle pelate
    50 gr. zucchero in granella

Prepariamo:
Prendete una stecca di vaniglia tagliatela per lungo mettetela in un pentolino poi versate il bicchiere di latte e portate a lieve bollore e spegnete, togliete poi la stecca e attendete che freddi, mettete in una bacinella le uova e lo zucchero e con uno sbattitore montate, versate poi il latte il burro (precedentemente fuso) continuate a montare. Prendete un passino e poco alla volta versate la farina a termine della quale versate il lievito istantaneo, amalgamate il composto per il tempo che diventi un impasto fluido e omogeneo, versate poi il composto dentro lo stampo da colomba monouso, il passo successivo sarà versare a pioggia lo zucchero a granella e adagiate molto delicatamente le mandorle (non serve la glassa) e infornate in forno preriscaldato a 170° gradi per 1 ora.

Cenni storici di questo dolce
si racconta che  vi siano due versioni delle origini di questo dolce a forma di colomba, che la prima sia risalente in epoca longobarda, addirittura al Re Alboino che durante l'assedio di Pavia si vide offrire, in segno di pace, un pan dolce a forma di colomba e l’altra che coinvolge la regina longobarda Teodolinda ed il santo abate irlandese San Colombano, che arrivato in città, attorno al 612 venne ricevuto dai sovrani longobardi e invitato con i suoi monaci ad un sontuoso pranzo. Gli furono servite numerose vivande con molta selvaggina rosolata, ma Colombano ed i suoi, benché non fosse di venerdì, rifiutarono quelle carni troppo ricche servite in un periodo di penitenza quale quello quaresimale. La regina Teodolinda si offese non capendo, ma l'abate superò con diplomazia l'incresciosa situazione affermando che essi avrebbero consumato le carni solo dopo averle benedette. Colombano alzò la mano destra in segno di croce e le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane, bianche come le loro tuniche monastiche.



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