A Paganica, nel Rione Colle una decina di famiglie sono tornate ad abitare nelle loro abitazioni

- di Raffaele Alloggia -

 

 

A Paganica, nel Rione Colle una decina di famiglie sono tornate ad abitare nelle loro abitazioni ristrutturate, è chiaro che essendo in ricostruzione ancora diversi aggregati nelle vicinanze, sono costretti a sopportare rumori, polveri, mancanza di illuminazione ecc., ma dopo 12 di “esilio” si tollera quasi tutto.

Ciò che non è tollerabile però, è il trattamento riservato alla “Fonte del Colle”. Tutti coloro che hanno vissuto in quel Rione, sono a conoscenza dell’ importanza che ha avuto nel tempo quella fonte, quanti ricordi quando nelle nostre case non avevamo l’acqua! Era un punto d’incontro!

E’ molto probabile che l’impresa che l’ha usata come ricettacolo di materiali edilizi, non sia di Paganica per cui certi sentimenti, certi ricordi, la sua storia non la conosce!

Si chiede a chi di competenza la riattivazione dell’acqua nella fontana in quanto nel terremoto si ruppe un tubo retrostante. E’ doveroso farlo, sia per rispetto civico verso una comunità, così come poter essere messa a servizio di chi è rientrato nelle abitazioni limitrofe, sia per il suo utilizzo ai tanti operai che lavorano negli aggregati intorno.

Delle quattro fontane storiche del paese, è la sola a non funzionare.

La sua storia: a seguito del dilagare delle malattie epidemiche, nel 1860 una circolare del Ministero dell’ Agricoltura e Commercio, invitava i Governatori delle Provincie, a redigere progetti per le condotte idriche. Il Comune di Paganica volle attuare la circolare Ministeriale e nel 1865 fu costruita la “Fontana del Colle” e nel 1868 quella di S. Antonio nell’aia di Nannicelli.



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