In montagna tornano turisti e prenotazioni

La neve c’è e l’Abruzzo montano cerca di tenersela stretta, la integra e la cura con tutti i mezzi possibili in modo da sfruttarla come se fosse una preziosa risorsa. D’altra parte, considerate le premesse, non può essere altrimenti. Dopo un Natale che ha visto il crollo di prenotazioni e affluenze, il circo bianco abruzzese si è rimesso in piedi con le nevicate dei giorni scorsi. I turisti sono tornati e le prenotazioni cominciano ad affluire anche in vista dei cenoni. Gran parte degli impianti è aperta (salvo in località nelle quali la burocrazia deve mettersi in regola con la normativa) e l’Abruzzo può tirare un sospiro di sollievo.

CAMPO IMPERATORE. Ieri un primo assaggio di neve, per gli affezionati del Gran Sasso, che hanno trovato aperta la seggiovia delle Fontari. «Non c’è stata una comunicazione ufficiale», spiega il vicepresidente del Ctgs Tonino De Paolis, «perché abbiamo lavorato tutta la notte, per preparare le piste, dove la neve era stata spazzata via dal vento forte». Unico neo della prima giornata di sci è stata la chiiusura del bar e la mancanza di neve alla Scindarella che grazie al lavoro dei gattisti sarà in funzione da domani. Oggi con la riapertura delle strutture ricettive, la stazione di Campo Imperatore è pronta a ricevere i tanti turisti che saliranno sul Gran sasso anche solo per prendere la prima tintarella sulla neve. Anche la "Scuola sci Assergi Gran Sasso" è pronta ad accogliere i clienti, che stando alle prenotazioni dei prosimi giorni saranno tanti.

ROCCARASO-RIVISONDOLI. Nel bacino sciistico dell’Alto Sangro e dell’Altopiano delle Cinque Miglia (Aremogna, Pizzalto, Monte Pratello), il più importante della regione e del Centro-sud, le presenze turistiche sono ancora sottotono rispetto agli anni passati. La neve caduta in ritardo ha fatto saltare l’importante appuntamento dell’Immacolata. Al momento si calcola che sono circa 10mila le presenze giornaliere, la metà degli anni passati in cui - grazie alla neve - la stagione cominciava prima. Anche negli hotel, i 12mila posti letto delle varie strutture ricettive hanno subito un calo del 25 per cento. Ma Dario Colecchi, presidente di Federturismo Abruzzo, si dice ottimista vista la ripresa delle prenotazioni: «Siamo in ripresa grazie all’apertura delle piste. Contiamo di aprirne buona parte in questi giorni per andare verso il pienone della fine dell’anno». Si scia a Pizzalto e all’Aremogna, mentre sono ancora chiuse le due telecabine di Monte Pratello. «Abbiamo messo in funzione il 70 per cento degli impianti», commenta l’amministratore della Sifatt, Mauro Del Castello, «perché il forte vento dei giorni scorsi ci ha impedito di sistemare le piste in alta quota. E’ vero che a Natale non c’è stata molta affluenza», aggiunge del Castello, «ma contiamo di fare il pieno per Capodanno».

OVINDOLI. Alberghi al completo a Ovindoli in vista del Capodanno, impianti innevati anche con neve artificiale e piste affollate. Grazie alle belle giornate, gli impianti di Monte Magnola fanno registrare da alcuni giorni un grande afflusso di turisti, provenienti soprattutto dalla capitale. Le temperature restano nel corso della giornata sotto lo zero. La colonnina di mercurio, nei prossimi giorni e in vista della notte di San Silvestro è destinata a scendere ancora. Ieri faceva registrare -1. Le altre percipitazioni nevose, secondo le previsioni, dovrebbero arrivare nel periodo della Befana.

PESCASSEROLI-SCANNO. Stagione ancora da inaugurare a Pescasseroli, dove gli impianti sono fermi perché manca ancora l’autorizzazione dell’Ufficio speciali trasporti a impianti fissi (Ustif). La società aveva invece annunciato l’apertura per il 23. In ripresa l’affluenza turistica anche a Scanno, dove la neve ha raggiunto i 40 centimetri e dove sono aperti i sei impianti presenti sul bacino di Monte Rotondo.

CAMPO FELICE. Qui si scia dalla vigilia di Natale, salvo la sosta del 25 a causa di una bufera. Il 26 c’è stata una notevole affluenza, con circa 3mila presenze. L’innevamento è artificiale, con 7 impianti su 11 aperti. Le tariffe hanno subìto un aumento che non supera il 6% circa. PIZZOFERRATO. Impianti chiusi a Pizzoferato malgrado la presenza di neve (cosa che in questo periodo non avveniva da almeno tre anni) Questo perché lo skilift di San Domenico di Valle del Sole di Pizzoferrato (pista azzurra di 700 metri con un dislivello di 1300-1450) ha dopo 30 anni finito per legge la “vita tecnica”. Ce ne vorrebbe uno nuovo il cui costo si aggira sui 700mila euro, ma in questo periodo, considerando anche gli esigui giorni di apertura degli anni scorsi, nessuno è pronto a finanziare.

PALENA. Impianti chiusi anche a Valle Macchia di Palena, stazione di partenza della seggiovia che porta a Guado di Coccia, da dove, tramite uno skilift, è possibile accedere alle piste di Roccaraso, la cui gestione è stata affidata alla Sangritana. Anche in questo caso la stagione non decolla perché la struttura ha bisogno di revisioni speciali e onerose che non sono state eseguite.

PRATI DI TIVO. Da lunedì le piste hanno riaperto: sono infatti attive la stazione intermedia della Madonnina, la seggiovia quadriposto, gli skilift Jolly 1 e Jolly 2 e il tapis roulant. Nei prossimi giorni - forse anche oggi - dovrebbero riaprire anche la pista della Madonnina e la seggiovia biposto del Pilone mentre servirà ancora qualche copiosa nevicata per consentire l’apertura dello snowpark, l’area con trampolini e percorsi destinata agli appassionati di snowboard che è ancora chiusa. «È stato un Natale disastroso», commenta Lello Candeloro, presidente dell’Associazione albergatori dei Prati di Tivo, «purtroppo ancora una volta la neve non è arrivata in tempo ma adesso stiamo ricevendo molte prenotazioni per Capodanno e l’Epifania». Il costo degli skipass stagionali è rimasto più o meno invariato rispetto allo scorso anno, per gli abbonati abituali sarà possibile acquistarlo al costo di 300 euro, 370 euro per gli altri. «Speriamo che la crisi spinga gli appassionati della zona a preferire i Prati di Tivo e a venire a sciare qui», continua Candeloro, «chi è abituato ad andare a fare la settimana bianca al Nord adesso magari la ridurrà solo a qualche week-end e avendo la neve anche nei dintorni speriamo che scelga i Prati».

MAIELLETTA-PASSO LANCIANO. Impianti aperti sulla Maielletta grazie all’innevamento completo integrato da quello artificiale. Nella notte della vigilia la neve ha raggiunto i 60 centimetri che ora vengono battuti per aumentarne la compattezza. E sono cominciati ad arrivare i turisti, abruzzesi e pugliesi in particolare. «Dopo le disdette di Natale sono cominciate ad arrivare le prenotazioni», confermano all’Hotel Maielletta. Adesso la speranza è che la neve duri, magari con qualche leggero “rinforzo”.



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