LNGS 2011 - Neutrini in 3D sotto il Gran Sasso

È stato inaugurato ufficialmente lo scorso 29 marzo ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso l’esperimento Icarus, progettato dal premio Nobel Carlo Rubbia. L’esperimento era entrato gradualmente in funzione già dal 2010, catturando le tracce dei rari raggi cosmici che raggiungono le profondità del laboratorio, ma soprattutto gli eventi delle interazioni dei neutrini del fascio proveniente dal Cern. Icarus, infatti, punta a studiare l’oscillazione dei neutrini, ma anche a osservare i neutrini cosmici e quelli solari e il decadimento del protone, fenomeno mai finora osservato e inseguito dai fisici di tutto il mondo. Ciò che lo rende unico è la tecnologia innovativa del suo rivelatore. Un grande rivelatore a fili, immerso in 600 tonnellate di argon liquido, che registra il passaggio delle particelle grazie alle cariche elettriche rilasciate lungo il loro percorso dal processo di ionizzazione dell’argon. Icarus riesce in questo modo a ricostruire tracce di particelle in 3 dimensioni, replicando su un grande volume la risoluzione spaziale ed energetica delle vecchie camere a bolle, ma con una velocità estremamente maggiore. Lo si può considerare a pieno titolo il capostipite – per ora unico al mondo – di una nuova serie di apparati di rivelazione sempre più evoluti. [V.N.]

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo